Giardino Bardini
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Il Giardino Bardini è uno dei tesori nascosti di Firenze, un luogo dove natura, storia e arte si fondono in un’esperienza unica. Situato in Oltrarno, si estende su una collina che offre viste spettacolari sulla città e sull’Arno, con accessi da Via dei Bardi e Costa San Giorgio. Questo giardino storico copre una superficie di circa quattro ettari e ha attraversato diverse trasformazioni nel corso dei secoli.
Le origini del giardino risalgono al Medioevo, quando la famiglia Mozzi possedeva i terreni della collina di Montecuccoli. Nei documenti del 1259 si menziona un orto murato, una sorta di giardino medievale, mentre la parte alta della collina era destinata all’agricoltura, principalmente oliveti su terrazzamenti. Con il passare del tempo, questi terreni furono abbelliti e trasformati, soprattutto dopo il ritorno dei Mozzi in possesso della proprietà nel 1591.
Nel Seicento, accanto al nucleo originario, fu costruita Villa Manadora, oggi conosciuta come Villa Bardini, su progetto dell’architetto Gherardo Silvani. La villa e il giardino adiacente passarono poi attraverso varie mani, venendo trasformati in un giardino all’inglese nel primo Ottocento da Giacomo Le Blanc, che aggiunse boschi, vialetti tortuosi, statue e fontane. Durante il periodo vittoriano, i principi Carolath von Beuthen, nuovi proprietari dal 1880, arricchirono ulteriormente il giardino con elementi di gusto vittoriano.
Il momento di maggiore splendore del giardino si ebbe con l’acquisizione da parte di Stefano Bardini, celebre antiquario, nel 1913. Bardini introdusse numerosi elementi decorativi di varie epoche e stili, creando un ambiente eclettico e affascinante. Sotto la sua guida, il giardino divenne un luogo di rappresentanza, arricchito da una collezione eccezionale di azalee e agrumi, piante poi distribuite in altri parchi e giardini demaniali.
Dopo la morte del figlio di Bardini, Ugo, nel 1965, il giardino cadde in abbandono. Solo nel 2000, grazie all’intervento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron, fu avviato un importante progetto di restauro. Il giardino fu riaperto al pubblico nel 2007, dopo cinque anni di lavori che lo riportarono al suo antico splendore, reintroducendo alberi da frutto, piante ornamentali e curando le statue e gli edifici storici.
Uno degli elementi più scenografici del Giardino Bardini è la grande scalinata barocca, che culmina con un belvedere dal quale si gode una vista mozzafiato su Firenze. Lungo la scalinata, sei fontane decorate da mosaici e una grotticina rustica con finti arbusti in terracotta si confondono con le piante vere, creando un effetto suggestivo. Nelle vicinanze, un pergolato di glicine in fiore offre pittoreschi scorci della città in primavera.
Il giardino ospita anche una Kaffeehaus con grotta, simile a quella del Giardino di Boboli, e una seconda grotta nella parte superiore, vicino alla Kaffeehaus. Un teatro verde, ricavato nella vegetazione in una concavità del terreno, aggiunge un ulteriore elemento di fascino e tranquillità. Varie fontane e un tempietto completano la ricca decorazione del giardino, insieme a numerose rose, iris, ortensie e altre piante decorative.
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