Palazzo Davanzati
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Palazzo Davanzati, situato nel cuore di Firenze, è un esempio straordinario di architettura residenziale fiorentina del Trecento. Costruito intorno al 1350 dalla famiglia Davizzi, mercanti benestanti dell’Arte di Calimala, il palazzo è una fusione di una casa-torre medievale e un palazzo rinascimentale, rappresentando una delle prime residenze a tre piani della città. L’edificio fu acquistato nel 1516 dalla famiglia Bartolini, poi nel 1578 dai Davanzati, famiglia che diede il nome al palazzo.
Alla fine del Settecento, Palazzo Davanzati ospitò l’Accademia degli Armonici, un salotto culturale frequentato da musicisti come Luigi Cherubini e Pietro Nardini. Tuttavia, dopo il suicidio dell’ultimo esponente della famiglia Davanzati nel 1838, il palazzo subì un periodo di abbandono e degrado, frammentato in appartamenti e destinato a vari usi. Solo nel 1904, grazie all’intervento dell’antiquario Elia Volpi, il palazzo fu restaurato e trasformato in un museo privato, dedicato alla casa fiorentina antica. Volpi organizzò un ambizioso restauro, recuperando numerose decorazioni murali antiche e arredando gli interni con mobili e oggetti d’arte per ricreare l’atmosfera di una dimora fiorentina del passato.
Il museo fu inaugurato nel 1910 e divenne rapidamente una tappa obbligata per collezionisti e turisti, attratti dall’opportunità di ammirare e acquistare pezzi d’arte rinascimentale. Nel 1916, Volpi vendette l’intero mobilio del palazzo in un’asta a New York, evento che contribuì a diffondere il gusto neorinascimentale negli Stati Uniti. Dopo ulteriori vicissitudini, il palazzo fu acquistato dallo Stato italiano nel 1951 e, dopo nuovi restauri, riaperto come Museo della Casa Fiorentina Antica nel 1956.
Il Palazzo Davanzati offre ai visitatori un’immersione nella vita quotidiana di una famiglia nobile fiorentina. Al piano terra, l’atrio e il cortile conservano ancora la struttura originaria con volte a crociera e piombatoi di difesa. Il cortile interno, il cuore del palazzo, è un suggestivo spazio scenografico con archi, volte e pilastri ottagonali. Qui si trovano anelli per legare i cavalli e un pozzo a muro, lussi per l’epoca, che tramite carrucole permetteva di issare l’acqua ai piani superiori.
Salendo ai piani superiori, il primo piano accoglie il salone “madornale”, una grande sala con soffitti decorati e finestre ad arco ribassato. Questa sala è arricchita da arredi storici, dipinti e sculture. Adiacente al salone si trova la famosa Sala dei Pappagalli, con affreschi tardo-trecenteschi che imitano drapperie e arazzi, decorati con il motivo ornamentale di pappagalli. La Sala dei Pavoni, un tempo camera nuziale, è decorata con affreschi raffiguranti stemmi delle famiglie alleate ai Davizzi, pavoni e altre figure simboliche.
Il museo espone anche una ricca collezione di merletti e ricami, con pezzi databili tra il XVI e il XX secolo. La sala dei merletti e dei ricami mostra vari imparaticci, piccoli campioni di ricamo usati per apprendere l’arte del cucito. Lo studiolo, un’altra sala suggestiva, contiene opere pittoriche e mobili antichi, tra cui un altarolo dipinto, una cassaforte in ferro e un monetiere fiorentino del XVI secolo.
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