Palazzo dei Cartelloni

Europa,
Italia,
citta,
San Lorenzo
Il Palazzo dei Cartelloni, conosciuto anche come Palazzo Viviani, è un affascinante edificio barocco situato in via Sant’Antonino a Firenze. Costruito nel XVII secolo, questo palazzo è un tributo alla memoria del celebre scienziato Galileo Galilei e rappresenta un’importante testimonianza della storia scientifica e culturale fiorentina. Il palazzo fu acquistato nel 1670 da Vincenzo Viviani, un matematico e astronomo che era stato allievo e assistente di Galileo Galilei fino alla morte del maestro nel 1642. Viviani trasformò il palazzo in un monumento per onorare Galileo, commissionando l’architetto Giovanni Battista Nelli per ristrutturare la facciata. Questa fu adornata con grandi epigrafi in latino, i “cartelloni” appunto, che narrano le scoperte e i contributi scientifici di Galileo. Questi cartelloni, incisi su pietre ai lati dell’ingresso principale, rendono il palazzo unico e visivamente imponente, celebrando il grande scienziato in un’epoca in cui i suoi contributi non erano universalmente riconosciuti a causa delle sue controversie con la Chiesa cattolica. La facciata del Palazzo dei Cartelloni, oltre alle epigrafi, presenta un busto di Galileo, opera di Giovanni Battista Foggini, situato sopra il portone principale. Questo busto, insieme alle iscrizioni, costituisce uno dei primi monumenti pubblicamente visibili dedicati a Galileo a Firenze. La facciata barocca è caratterizzata da elementi decorativi che enfatizzano la monumentalità e la solennità dell’edificio, integrando perfettamente l’architettura con il tributo alla scienza. L’interno del palazzo ha subito diverse ristrutturazioni nel corso dei secoli. Le stanze sono decorate con affreschi del XIX secolo che rappresentano scene romantiche e grottesche, aggiungendo un tocco di eleganza e raffinatezza agli spazi. Il palazzo vanta anche un piccolo giardino, recentemente restaurato, che offre un’oasi di tranquillità nel cuore della città, con siepi, alberi e fontane che contribuiscono a creare un ambiente suggestivo e rilassante. Dopo la morte di Viviani nel 1703, il palazzo passò attraverso diverse mani. Fu ereditato dal nipote, l’abate Paolo Panzanini, e successivamente appartenne alle famiglie Sermolli e Loria. Nel corso del XX secolo, il palazzo è stato acquistato dallo Studio Art Centers International (SACI), un’istituzione educativa americana. Oggi, il palazzo ospita gallerie espositive, aule, una biblioteca e laboratori di conservazione artistica, continuando a essere un centro di cultura e educazione. Un altro elemento di interesse del Palazzo dei Cartelloni sono le “buchette del vino”, piccole aperture nelle pareti utilizzate storicamente per vendere il vino direttamente dalle cantine del palazzo senza dover pagare le tasse di licenza. Queste buchette sono comuni a Firenze e rappresentano una curiosa tradizione enologica della città, testimonianza dell’ingegno fiorentino nell’adattarsi alle normative fiscali dell’epoca. La storia del Palazzo dei Cartelloni è ricca di aneddoti interessanti. Ad esempio, Viviani dedicò gran parte della sua vita e delle sue risorse per realizzare un monumento a Galileo, nonostante le difficoltà incontrate nel promuovere la figura di uno scienziato considerato eretico dalla Chiesa. Questo impegno è riflesso nella maestosità del palazzo e nella cura dei dettagli delle decorazioni.
Leggi Tutto