Porta San Gallo

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Porta San Gallo è una delle porte storiche di Firenze, situata nella vivace Piazza della Libertà. Costruita tra il 1284 e il 1327, la porta fa parte delle antiche mura medievali della città e rappresenta un importante esempio di architettura difensiva del periodo. Il progetto iniziale è attribuito ad Arnolfo di Cambio, uno dei più illustri architetti del tempo, noto per il suo lavoro su numerosi edifici fiorentini. La porta prende il nome dalla vicina chiesa di San Gallo, oggi non più esistente, e dalla strada che conduceva verso Bologna, una delle principali vie di comunicazione dell’epoca. Porta San Gallo era infatti uno degli accessi più trafficati della città, attraverso cui passavano commercianti, pellegrini e viaggiatori diretti a nord. Le chiavi originali della porta sono oggi conservate nel Museo di Firenze Com’era, a testimonianza dell’importanza storica di questo accesso.L’imponente struttura della porta è caratterizzata da un grande arco centrale, sormontato da due leoni in pietra chiamati Marzocchi, simboli del potere della Repubblica Fiorentina. L’interno dell’arco è decorato con frammenti di affreschi raffiguranti la Madonna con Bambino e i santi, sebbene oggi rimangano solo tracce di queste opere d’arte.Uno degli aspetti più affascinanti di Porta San Gallo è il suo legame con eventi storici significativi. Durante l’assedio di Firenze del 1529-1530, la porta giocò un ruolo cruciale nelle difese della città contro le truppe imperiali. Il vicino complesso del convento di San Gallo, opera di Giuliano da Sangallo, fu distrutto per fare spazio ai cannoni sulle mura.Nel XVIII secolo, la zona di Porta San Gallo fu teatro di un importante evento celebrativo. L’Arco di Trionfo, progettato dall’architetto Jean Nicolas Jadot, fu eretto nel 1738-1740 per celebrare l’ingresso del Granduca Francesco Stefano di Lorena a Firenze. Questo monumento, situato di fronte alla porta, è decorato con colonne corinzie e sculture allegoriche che celebrano la gloria del granduca. Curiosamente, fu attraverso questo arco che i Lorena lasciarono Firenze nel 1859, chiudendo simbolicamente un’epoca di governo.La porta ha anche ispirato artisti e scrittori nel corso dei secoli. Porta San Gallo è menzionata nel “Decameron” di Boccaccio, dove il personaggio Calandrino cerca l’eliotropio nei pressi del fiume Mugnone, che un tempo scorreva vicino alla porta. Questo dettaglio letterario aggiunge un ulteriore strato di fascino alla storia del luogo.Nel XIX secolo, con la trasformazione urbanistica di Firenze durante il periodo in cui la città fu capitale d’Italia, Piazza della Libertà e Porta San Gallo subirono importanti cambiamenti. Le mura cittadine furono in gran parte demolite per fare spazio ai nuovi viali progettati dall’architetto Giuseppe Poggi. Porta San Gallo fu risparmiata e integrata nella nuova configurazione urbana, diventando un simbolo della continuità storica della città.
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