Spedale degli Innocenti
Europa,
Italia,
citta,
San Marco
L’Ospedale degli Innocenti è un’istituzione storica situata a Firenze, in Piazza della Santissima Annunziata. La sua storia comincia nel 1419 quando Filippo Brunelleschi riceve l’incarico di progettare un edificio destinato a ospitare e prendersi cura dei bambini abbandonati. L’ospedale, nato grazie a un lascito del mercante Francesco Datini e sotto il patrocinio dell’Arte della Seta, è il primo esempio di architettura rinascimentale a Firenze.
Il loggiato dell’edificio, con le sue nove arcate, è uno dei tratti distintivi del progetto di Brunelleschi. La semplicità e l’eleganza delle colonne in pietra serena, abbinate all’intonaco bianco, creano un’armonia di forme che diventerà tipica dell’architettura rinascimentale fiorentina. Il modulo usato da Brunelleschi, basato sulla distanza tra le colonne, è ripetuto in tutto l’edificio, conferendo una coerenza geometrica e visiva che influenzerà l’architettura successiva.
I lavori iniziarono ufficialmente nel 1421 con la posa della prima colonna e continuarono fino al 1445. Tuttavia, alcune modifiche furono apportate al progetto originale dopo la morte di Brunelleschi. Francesco della Luna, successore di Brunelleschi, aggiunse un piano sopra il portico e altre modifiche che hanno suscitato critiche per la loro deviazione dall’idea originale del maestro.
Un elemento decorativo significativo del portico è la serie di tondi in terracotta invetriata realizzati da Andrea della Robbia nel 1487. Questi tondi, raffiguranti bambini in fasce, divennero simbolo dell’ospedale e sono considerati capolavori dell’arte rinascimentale.
L’interno dell’ospedale è altrettanto ricco di storia e arte. Il complesso comprendeva inizialmente una chiesa, un dormitorio per i bambini e vari spazi di servizio. La chiesa, dedicata a Santa Maria degli Innocenti, è stata ristrutturata nel 1785 da Bernardo Fallani. Gli affreschi e le decorazioni interne riflettono l’importanza dell’ospedale come centro di carità e cultura.
La vita nell’ospedale era organizzata con grande attenzione e cura. I bambini abbandonati, chiamati “innocenti”, venivano accolti attraverso una “ruota”, una finestra ferrata dove potevano essere lasciati in anonimato. Questo sistema, attivo fino al 1875, permetteva di salvare molti neonati dalla strada e dalla morte certa. Gli ospiti venivano educati e preparati a vari mestieri, garantendo loro un futuro dignitoso. Le ragazze spesso lavoravano per l’Arte della Seta, mentre i ragazzi venivano avviati a botteghe artigiane.
L’ospedale non si limitava a fornire rifugio e istruzione, ma giocava anche un ruolo pionieristico nella sanità. Nel 1756, qui venne effettuata la prima vaccinazione contro il vaiolo in Italia, segnando un passo importante nella storia della medicina.
Nel corso dei secoli, l’ospedale degli Innocenti ha subito numerosi interventi di restauro e adattamento. Nel XIX secolo, l’architetto Leopoldo Pasqui intraprese un importante restauro che includeva la sostituzione delle colonne danneggiate dal terremoto del 1842. Nel XX secolo, ulteriori restauri furono effettuati per preservare la struttura e le opere d’arte al suo interno.
Oggi, l’Ospedale degli Innocenti è un complesso multifunzionale che ospita un museo, un centro di documentazione e analisi sull’infanzia e l’adolescenza, e varie attività sociali e culturali. Il Museo degli Innocenti, inaugurato nella sua forma attuale nel 2016, offre una vasta collezione di opere d’arte e testimonianze storiche che raccontano la storia secolare dell’istituzione e il suo impegno per la cura dei bambini.
Una visita all’Ospedale degli Innocenti permette di scoprire non solo la bellezza dell’architettura rinascimentale e delle opere d’arte che contiene, ma anche di comprendere l’importanza storica e sociale di questo luogo. Gli spazi museali offrono un viaggio attraverso i secoli, con documenti, oggetti e testimonianze che illustrano la vita quotidiana dei piccoli ospiti e il ruolo dell’ospedale nella società fiorentina.
Un aneddoto interessante riguarda la connessione dell’ospedale con l’Arte della Seta, una delle corporazioni più potenti di Firenze. I membri dell’Arte della Seta non solo finanziarono la costruzione dell’ospedale, ma continuarono a sostenerlo nel tempo, dimostrando un impegno duraturo verso il benessere dei bambini abbandonati. Questa collaborazione tra benefattori e istituzioni caritatevoli è un esempio di come la solidarietà e la filantropia abbiano radici profonde nella storia di Firenze.
Leggi Tutto