Palazzo Pirelli
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Palazzo Pirelli, conosciuto anche come il Pirellone, è uno degli edifici più iconici di Milano e un simbolo della modernità architettonica e dell’innovazione tecnologica dell’Italia del dopoguerra. Progettato dall’architetto Gio Ponti con la collaborazione di Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso, il grattacielo è situato in Piazza Duca d’Aosta, nelle immediate vicinanze della Stazione Centrale di Milano. La costruzione iniziò nel 1956 e fu completata nel 1960.
La visione di Gio Ponti era quella di creare un edificio che rappresentasse l’Italia del boom economico e la rinascita post-bellica. La forma del grattacielo, snella e affusolata, era una sfida ai tradizionali grattacieli a blocco dell’epoca. Con i suoi 127 metri di altezza distribuiti su 32 piani, il Pirellone divenne immediatamente il grattacielo più alto d’Italia e, per un breve periodo, il più alto d’Europa. La struttura in cemento armato, una scelta audace per l’epoca, dimostrò la competenza ingegneristica di Nervi, che progettò un sistema strutturale innovativo con sette estremità triangolari rigide e pilastri-pareti centrali per garantire stabilità e resistenza ai venti.
La facciata del Palazzo Pirelli è caratterizzata da grandi superfici vetrate che conferiscono all’edificio un aspetto leggero e trasparente. Questo design non solo permetteva una vista panoramica della città, ma simboleggiava anche l’apertura e la trasparenza delle nuove istituzioni aziendali italiane. Gli interni, curati dallo stesso Ponti insieme ad Alberto Rosselli, erano concepiti per essere funzionali e allo stesso tempo eleganti, con un uso sapiente di materiali come gomma e linoleum per pavimenti e rivestimenti.
Il Pirellone non è solo un esempio di eccellenza architettonica, ma anche un simbolo di potere economico e rinascita industriale. Il progetto fu voluto dalla famiglia Pirelli, già nota per la sua industria di pneumatici, per ospitare la sede centrale dell’azienda. Questo grattacielo rappresentava un monumento alla loro visione imprenditoriale e alla capacità di innovazione che ha caratterizzato l’Italia negli anni del miracolo economico.
L’influenza del Palazzo Pirelli si estese ben oltre i confini italiani. La sua forma distintiva e la sua eleganza ispirarono altri edifici in tutto il mondo, come il Pan Am Building (ora MetLife Building) a New York e la National Mutual West Plaza di Auckland. Questo dimostra come l’architettura italiana del dopoguerra fosse in grado di dialogare con le tendenze internazionali, contribuendo a definire nuovi standard estetici e funzionali.
Il grattacielo ha subito vari restauri e ristrutturazioni per mantenerne l’integrità e l’efficienza. Tra gli interventi più significativi vi è quello del 2002, quando un aereo da turismo si schiantò contro il 26° piano dell’edificio, causando danni e purtroppo vittime. L’edificio fu prontamente riparato, dimostrando ancora una volta la resilienza della sua struttura.
Oggi, Palazzo Pirelli ospita il Consiglio Regionale della Lombardia, continuando a essere un punto di riferimento non solo per la sua imponenza fisica ma anche per il ruolo centrale che gioca nella vita politica e amministrativa della regione. La sua posizione strategica e la sua storia lo rendono un luogo di grande importanza sia simbolica che funzionale.
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