Villa Reale di Milano
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La Villa Reale di Milano, conosciuta anche come Villa Belgiojoso Bonaparte, è uno dei gioielli del neoclassicismo milanese. Costruita tra il 1790 e il 1796 su progetto dell’architetto Leopoldo Pollack, fu commissionata dal conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso, consigliere dell’imperatore austriaco, come luogo di ritiro alla fine della sua carriera diplomatica e militare. Pollack, allievo di Giuseppe Piermarini, concepì una struttura a pianta a U, con un corpo centrale e due ali laterali che racchiudono il cortile d’onore.
La facciata principale della villa si affaccia su un parco in stile inglese, anch’esso progettato da Pollack, caratterizzato da un andamento asimmetrico, laghetti, ponticelli e un tempietto. Questo giardino, noto oggi come Giardini Indro Montanelli, è un’oasi di tranquillità nel cuore di Milano e riflette i canoni del paesaggismo romantico del XVIII secolo.
L’interno della villa è un capolavoro di eleganza neoclassica. Al piano terra, l’atrio monumentale presenta una sobria decorazione con pilastri e semicolonne doriche, mettendo in risalto sculture come l'”Achille ferito” di Innocenzo Fraccaroli. Il piano nobile, una volta residenza di Napoleone e poi del viceré Eugenio di Beauharnais, ospita magnifici affreschi di Andrea Appiani, tra cui il celebre “Parnaso”. Questa sala, originariamente adibita a sala da pranzo, è ornata da un affresco che rappresenta Apollo e le Muse sul Monte Parnaso, una scena di ascendenza rinascimentale.
Dopo la caduta di Napoleone, la villa divenne proprietà dei viceré austriaci, ospitando personaggi illustri come il maresciallo Josef Radetzky. Durante il periodo austriaco, la villa fu teatro della stipulazione della Pace di Milano nel 1849, che sancì la resa della città all’Austria.
Nel 1920, la villa fu acquistata dal Comune di Milano e destinata a sede della Civica Galleria d’Arte Moderna, inaugurata nel 1921. Questa istituzione ospita oggi una vasta collezione di opere d’arte che vanno dal neoclassicismo al romanticismo, arricchita da donazioni importanti come quelle di Carlo Grassi e Giuseppe Vismara.
Accanto alla villa, nel 1951 fu costruito il Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC), progettato da Ignazio Gardella. Questo spazio espositivo, dedicato alle mostre temporanee di arte contemporanea, ha ospitato esposizioni di artisti di fama internazionale. Danneggiato gravemente da un attentato terroristico nel 1993, il PAC è stato successivamente restaurato e continua a essere un centro vitale per l’arte contemporanea a Milano.
La storia della Villa Reale è ricca di eventi e trasformazioni che riflettono le vicende politiche e sociali di Milano. Da residenza nobiliare a sede del governo napoleonico, fino a diventare un importante centro culturale, la villa è un simbolo della capacità della città di reinventarsi e valorizzare il proprio patrimonio artistico.
Ogni angolo della villa racconta una storia, dai raffinati stucchi dell’Albertolli ai pavimenti lignei di Maggiolini, dalle decorazioni degli interni al paesaggio romantico del giardino. La visita alla Villa Reale è un’occasione per immergersi nella storia e nell’arte, scoprendo le meraviglie di un’epoca che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura e nell’architettura milanese.
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