Museo dell'Oriente
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Il Museu do Oriente di Lisbona, affacciato sulle rive del fiume Tago, è un faro culturale che illumina la lunga e complessa storia delle relazioni tra il Portogallo e l’Asia. Inaugurato nel 2008, il museo è ospitato in un edificio degli anni ’40, un tempo sede di una compagnia di pesca di merluzzo, ora trasformato in uno spazio espositivo moderno e dinamico. Questo museo rappresenta non solo un luogo di esposizione, ma un punto d’incontro tra culture diverse, riflettendo la storica vocazione del Portogallo come nazione di navigatori ed esploratori.
L’origine del museo è strettamente legata alla Fondazione Oriente, istituita nel 1988 con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle culture asiatiche in Portogallo. Questa missione nasce dall’eredità delle esplorazioni marittime portoghesi del XV e XVI secolo, quando navigatori come Vasco da Gama aprirono nuove rotte verso l’Asia, stabilendo contatti commerciali e culturali che avrebbero cambiato il corso della storia. Il museo, quindi, non è solo un luogo di conservazione, ma anche un simbolo del dialogo interculturale.
Le collezioni del Museu do Oriente si sviluppano su cinque piani, ospitando sia esposizioni permanenti che temporanee. La collezione permanente è suddivisa in due grandi sezioni: la collezione asiatica e la collezione portoghese-orientale. La collezione asiatica comprende un’ampia gamma di oggetti provenienti da diverse culture dell’Asia, tra cui Cina, Giappone, India e Sud-est asiatico. Tra i pezzi più notevoli vi sono statue religiose, ceramiche, tessuti, strumenti musicali e maschere teatrali, ciascuno raccontando una storia unica di scambi e influenze reciproche.
Un esempio emblematico è rappresentato dalle statue di Buddha e dalle divinità indù, che non solo illustrano la maestria artigianale degli artisti asiatici, ma riflettono anche l’importanza della spiritualità nella vita quotidiana di queste culture. Questi oggetti, attraverso le loro intricate decorazioni e simbolismi, offrono uno sguardo profondo sulle credenze religiose e filosofiche che hanno modellato la storia dell’Asia.
La collezione portoghese-orientale, invece, mette in luce l’incontro tra il Portogallo e l’Asia, esplorando il modo in cui queste interazioni hanno influenzato entrambe le culture. Tra gli oggetti esposti vi sono mappe antiche, documenti storici, strumenti di navigazione, porcellane e lacche, che testimoniano i commerci e le influenze artistiche reciproche. Particolarmente affascinanti sono le “Indianas”, tessuti di cotone dipinti e stampati in India per il mercato portoghese, e le porcellane cinesi del periodo Ming e Qing, molto apprezzate dalle élite portoghesi.
Il Museu do Oriente è anche un luogo di innovazione e interattività. Le esposizioni sono progettate per essere coinvolgenti, utilizzando tecnologie avanzate come schermi touch e proiezioni multimediali per rendere la visita un’esperienza immersiva. Questo approccio permette ai visitatori di esplorare in modo approfondito i contesti storici e culturali degli oggetti esposti, favorendo una comprensione più completa e sfumata delle interazioni tra il Portogallo e l’Asia. Il ristorante del museo, situato in un punto panoramico con vista sul Tago, offre un’esperienza gastronomica che integra perfettamente la visita culturale. Qui, i visitatori possono assaporare piatti ispirati alle cucine asiatiche e portoghesi, creando un ulteriore ponte tra le due culture.
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