Chiesa di San Girolamo il Reale

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La Chiesa di San Girolamo il Reale, situata nel quartiere Retiro di Madrid, è un monumento di straordinaria importanza storica e artistica. Conosciuta affettuosamente come “Los Jerónimos”, la chiesa ha radici profonde che risalgono al XV secolo e ha giocato un ruolo fondamentale nella vita religiosa e politica della Spagna. Le origini della chiesa risalgono al 1503, quando i Re Cattolici, Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, decisero di fondare un monastero per i monaci gerolamini. Questo monastero fu costruito in stile gotico isabellino, una variante del gotico fiorito tipica della Spagna che combina elementi gotici con influenze rinascimentali e mudejar. Situato all’epoca ai margini della città, il complesso originario comprendeva non solo la chiesa ma anche un ampio monastero. Nel corso dei secoli, la Chiesa di San Girolamo il Reale ha subito numerose modifiche e restauri che ne hanno cambiato l’aspetto architettonico. Una delle trasformazioni più significative avvenne nel XIX secolo, quando l’interno della chiesa fu completamente rinnovato dopo i danni subiti durante la Guerra d’Indipendenza contro l’esercito napoleonico. Durante questo periodo, l’architetto Narciso Pascual Colomer introdusse elementi neogotici, conferendo alla chiesa un aspetto più moderno pur mantenendo il suo carattere storico. La chiesa ha avuto un ruolo centrale nella vita della famiglia reale spagnola. Dal 1528 al 1833, San Girolamo il Reale fu il luogo dove gli eredi al trono giuravano come Principi delle Asturie. Questa tradizione sottolinea l’importanza simbolica e politica della chiesa nel contesto della monarchia spagnola. Inoltre, la chiesa ha ospitato importanti eventi storici, come il matrimonio del re Alfonso XIII con Vittoria Eugenia di Battenberg nel 1906, per il quale fu costruita la monumentale scalinata di accesso. Un altro evento storico significativo fu la proclamazione di re Juan Carlos I nel 1975, dopo la morte del dittatore Francisco Franco. Questo evento segna l’inizio della transizione spagnola verso la democrazia, con la chiesa di San Girolamo il Reale che funge da sfondo a un momento cruciale della storia contemporanea spagnola. Dal punto di vista artistico, la chiesa ospita diverse opere di grande valore. Tra queste spicca il “Cristo della Buona Morte,” una scultura del XVIII secolo di Juan Pascual de Mena, originariamente proveniente dalla demolita chiesa di Santa Cruz. All’interno della chiesa si trova anche un grande dipinto del XIX secolo, “L’ultima comunione di San Girolamo,” realizzato da Rafael Tejeo su commissione del re consorte Francisco de Asís. Questo dipinto, ispirato a un’opera del Domenichino, è uno dei più grandi presenti nelle chiese di Madrid, con dimensioni impressionanti di nove metri per quattro. Il chiostro del monastero, originariamente costruito nel XVI secolo in stile rinascimentale, fu ristrutturato e incorporato nel Museo del Prado durante la sua espansione progettata dall’architetto Rafael Moneo all’inizio del XXI secolo. Questo intervento ha permesso di preservare e valorizzare uno degli elementi più antichi e significativi del complesso monastico, noto oggi come “Cubo di Moneo”. Un aneddoto interessante riguarda la figura di Alfonso XIII, che contribuì significativamente alla ristrutturazione della chiesa. Il re, profondamente devoto, volle che la chiesa mantenesse il suo splendore originale e finanziasse personalmente molti dei lavori di restauro. Questo legame personale tra la monarchia e la chiesa rafforza ulteriormente l’importanza di San Girolamo il Reale nella storia spagnola.
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