Galleria Nazionale d'Arte Moderna

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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, situata a Valle Giulia, è uno dei più importanti musei d’arte moderna e contemporanea in Italia. Fondata nel 1883, la galleria ospita una collezione vasta e diversificata che copre un arco temporale che va dal XIX secolo ai giorni nostri. Con circa 20.000 opere, la collezione include dipinti, sculture, disegni e installazioni, rappresentando le principali correnti artistiche degli ultimi due secoli. La nascita della Galleria Nazionale fu una risposta alla necessità di avere un’istituzione dedicata all’arte contemporanea, che all’epoca comprendeva artisti viventi o scomparsi da poco. La prima sede fu il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, ma con il passare del tempo e l’aumento delle opere, divenne necessario trovare uno spazio più grande. Fu così che, in occasione dell’Esposizione Nazionale del 1911, celebrativa del cinquantenario dell’Unità d’Italia, venne costruito l’edificio attuale su progetto dell’architetto Cesare Bazzani. L’edificio di Bazzani, inaugurato nel 1915, è un esempio significativo dell’architettura neoclassica di inizio Novecento, con una facciata monumentale e ampi spazi espositivi interni. Nel 1933, lo stesso Bazzani progettò un ampliamento che raddoppiò lo spazio disponibile, anche se le nuove sale furono inizialmente occupate dalla Mostra della Rivoluzione Fascista, dedicata a glorificare le conquiste del regime. La direzione della galleria ha visto passare figure di grande rilievo, tra cui Palma Bucarelli, sovrintendente dal 1941 al 1975. Bucarelli ha avuto un ruolo fondamentale nell’apertura della Galleria alle avanguardie internazionali, promuovendo artisti come Picasso, Mondrian e Pollock, e introducendo servizi innovativi come una biblioteca, una caffetteria e una libreria. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Bucarelli trasferì segretamente le opere d’arte nel sicuro Palazzo Farnese di Caprarola per proteggerle dai pericoli del conflitto. Negli anni ’70, sotto la guida di Giorgio de Marchis, la Galleria continuò a promuovere mostre significative e a espandere la sua collezione con importanti donazioni, tra cui quelle di Giacomo Manzù e Mario Praz. Le collezioni del museo furono ulteriormente arricchite da acquisizioni e donazioni di opere d’arte contemporanea, che permisero di colmare lacune significative e di rappresentare le tendenze artistiche più recenti. La Galleria Nazionale ha attraversato una serie di rinnovamenti significativi, l’ultimo dei quali nel 2016, con l’inaugurazione dell’allestimento “Time is Out of Joint”. Questo progetto ha ridotto il numero di opere esposte per creare una narrazione non cronologica che esplora le connessioni tra passato e presente. Il nuovo allestimento ha anche introdotto una “welcome area”, una libreria e una Sala delle Colonne ridisegnate per migliorare l’esperienza del visitatore. Tra le opere più celebri della collezione si trovano “Ercole e Lica” di Antonio Canova, una scultura neoclassica che rappresenta il momento in cui Ercole, impazzito di dolore, uccide Lica. Un altro capolavoro è “I vespri siciliani” di Francesco Hayez, che raffigura un episodio storico della ribellione siciliana contro gli Angioini. La collezione comprende anche lavori di artisti come Giacomo Balla, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni e Lucio Fontana, rappresentando movimenti artistici dal Futurismo alla Metafisica, dall’Astrattismo all’Arte Povera.
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