Museo del KGB (Praga)

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Malá Strana
Il Museo del KGB di Praga, situato nel pittoresco quartiere di Malá Strana, è una tappa affascinante e singolare che offre un’immersione profonda nella storia dei servizi segreti sovietici. Aperto nel 2011, il museo è il frutto della passione di un collezionista russo trasferitosi a Praga, il cui obiettivo è stato raccogliere e preservare oggetti legati al temuto KGB, il Comitato per la Sicurezza dello Stato dell’Unione Sovietica. Questa collezione unica nel suo genere si trova al numero 13 di Vlašská Street, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, rendendo il museo accessibile ai visitatori interessati alla storia e al periodo della Guerra Fredda. Entrando nel Museo del KGB, i visitatori si trovano immediatamente immersi in un ambiente che evoca le atmosfere segrete e spesso sinistre del KGB. Le esposizioni comprendono una vasta gamma di oggetti utilizzati dai servizi segreti sovietici, tra cui uniformi, armi, attrezzature di sorveglianza e strumenti di tortura. Tra gli oggetti più singolari, spiccano il bastone con meccanismo a veleno utilizzato per l’assassinio dello scrittore bulgaro Georgi Markov nel 1978 e la maschera mortuaria di Lenin, simboli potenti di un’epoca di terrore e controllo politico. Uno degli elementi più affascinanti del museo è la collezione di dispositivi di spionaggio. I visitatori possono ammirare microfoni nascosti in oggetti di uso quotidiano, come un cuscinetto da spilli ricamato e telefoni con sistemi di intercettazione integrati. Tra gli oggetti esposti vi è anche una rara macchina fotografica miniaturizzata del 1948 e una custodia per sigarette che nasconde una fotocamera, utilizzata per scattare fotografie clandestine. Il museo offre anche una sezione dedicata alle uniformi e agli emblemi del KGB, tra cui una varietà di divise mimetiche femminili con frange di crine di cavallo, progettate per ingannare i cani da guardia. Questi dettagli mostrano l’ingegnosità e la paranoia che caratterizzavano le operazioni segrete del KGB. Una delle parti più toccanti del museo è la replica di una cella carceraria utilizzata per detenere e interrogare i dissidenti durante il periodo sovietico. Questa esposizione offre una visione brutale delle condizioni di vita e delle tecniche di interrogatorio a cui erano sottoposti coloro che venivano considerati nemici dello stato. La visita a questa sezione del museo è un’esperienza intensa e educativa, che permette di comprendere meglio la repressione politica del regime sovietico. Il museo non si limita solo agli oggetti fisici, ma include anche una mostra fotografica intitolata “Praga 1968 negli occhi di un ufficiale del KGB”. Questa esposizione documenta gli eventi della Primavera di Praga, un periodo di liberalizzazione politica in Cecoslovacchia che fu brutalmente represso dalle forze del Patto di Varsavia. Le fotografie offrono una prospettiva unica e inquietante, mostrando le operazioni del KGB nella città durante quel periodo turbolento. La passione e la conoscenza del proprietario del museo aggiungono un valore speciale alla visita. Ogni tour è guidato personalmente da lui, che spiega con entusiasmo e dettagli ogni singolo oggetto esposto. Questo approccio personale rende l’esperienza ancora più coinvolgente, permettendo ai visitatori di approfondire la loro comprensione del ruolo del KGB nella storia sovietica e mondiale. Tra gli oggetti più iconici esposti nel museo vi sono anche il microfono della scrivania di Lavrentiy Beria, uno dei capi più temuti del NKVD (precursore del KGB), e la radio del suo ufficio, che rappresentano il potere e l’influenza che questi leader avevano nel mantenere il controllo politico attraverso la sorveglianza e l’intimidazione. Un dettaglio curioso e quasi surreale del museo è la presenza del vaso da notte di Lenin, che offre un’inaspettata finestra sulla vita privata dei leader sovietici. Questo oggetto, insieme a molti altri, crea un quadro completo e complesso delle varie sfaccettature della vita e delle operazioni del KGB.
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