Palazzo Maffei (Verona)
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Palazzo Maffei, situato nella pittoresca Piazza delle Erbe a Verona, è un magnifico esempio di architettura barocca che racconta secoli di storia, arte e cultura. Costruito a partire dal XVII secolo dai banchieri Marcantonio e Rolandino Maffei, il palazzo si distingue per la sua facciata riccamente decorata e la sua imponente presenza che chiude il lato nord-ovest della piazza.
Le origini del palazzo risalgono al XV secolo, quando la famiglia Maffei decise di ampliare una struttura preesistente. Il progetto di ampliamento, iniziato nel 1626, portò alla costruzione di una facciata barocca decorata con statue, lesene e capitelli, culminando nel 1668 con la realizzazione della terrazza panoramica e di un giardino pensile. Le sei statue che adornano la sommità del palazzo rappresentano divinità classiche come Ercole, Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva, scolpite con maestria in marmo locale e, nel caso di Ercole, in marmo di Paro proveniente da scavi archeologici locali.
L’interno del palazzo è altrettanto affascinante. La spettacolare scala elicoidale, descritta da Scipione Maffei come “sospesa nell’aria”, è un capolavoro di ingegneria e design, che collega i vari piani del palazzo. I saloni del piano nobile conservano affreschi di epoca classica, stucchi floreali e arredi d’epoca che testimoniano il gusto raffinato e l’opulenza della famiglia Maffei.
Nel 2020, Palazzo Maffei è stato trasformato in un museo grazie all’iniziativa dell’imprenditore Luigi Carlon, il quale ha voluto condividere la sua vasta collezione d’arte con il pubblico. La collezione Carlon, frutto di oltre cinquant’anni di appassionato collezionismo, comprende più di 600 opere che spaziano dall’antichità all’arte contemporanea. Tra i capolavori esposti vi sono opere di grandi maestri come Giotto, Tiepolo, Canaletto, Pisanello, e moderni come Picasso, De Chirico, Duchamp e Warhol.
La collezione è particolarmente ricca di opere dell’arte veronese dal XV al XVIII secolo, con lavori di artisti come Liberale da Verona, Nicolò Giolfino, Giambettino Cignaroli e molti altri. Questa raccolta rappresenta un compendio impressionante della storia artistica locale, mettendo in luce l’evoluzione stilistica e culturale della città attraverso i secoli.
Il museo non si limita a essere una semplice esposizione di opere d’arte, ma è anche un luogo di dialogo e interazione culturale. Vanessa Carlon, direttrice e vicepresidente del museo, ha sottolineato l’importanza di creare un legame con la città e di coinvolgere i giovani e gli studenti nelle attività del museo. Questo impegno si riflette nelle numerose collaborazioni con l’Università di Verona e in un programma di eventi culturali e didattici che arricchiscono l’offerta del museo.
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