Palazzo della Farnesina
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Il Palazzo della Farnesina, situato a Roma tra Monte Mario e il Tevere, rappresenta uno degli edifici più imponenti e riconoscibili della capitale italiana. Costruito tra il 1937 e il 1959, fu inizialmente progettato per ospitare il Palazzo del Littorio, la sede del Partito Nazionale Fascista. Tuttavia, già nel 1940, la destinazione d’uso fu cambiata per diventare la sede del Ministero degli Affari Esteri.
Il progetto fu affidato agli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, che crearono un edificio monumentale, caratterizzato da un’estetica razionalista con forti richiami neoclassici. La facciata in travertino, con le sue geometrie rigorose e simmetriche, è un esempio perfetto dello stile monumentale dell’epoca, reso vibrante dal disegno delle aperture disuguali nei vari livelli. La struttura, con i suoi nove piani e una facciata lunga 169 metri e alta 51 metri, copre una superficie di 120.000 metri quadrati e un volume di 720.000 metri cubi, rendendolo uno degli edifici più voluminosi in Italia, comparabile alla Reggia di Caserta.
L’interno del palazzo è altrettanto impressionante, con oltre 1.300 stanze, sei chilometri e mezzo di corridoi, sette sale di esposizione d’arte, venti sale riunioni e una grande sala conferenze internazionali. Questo ampio spazio è stato progettato per ospitare circa 7.000 persone, rispondendo alle esigenze funzionali del Ministero degli Affari Esteri.
Una delle caratteristiche più distintive della Farnesina è la sua ricca raccolta d’arte contemporanea. La Collezione Farnesina, avviata nel 1999 dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero, raccoglie opere significative dell’arte italiana del XX secolo. Tra gli artisti rappresentati ci sono nomi illustri come Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Umberto Boccioni, Giorgio De Chirico e molti altri. Questa collezione documenta le principali correnti artistiche del Novecento, dal futurismo alla metafisica, dall’astrattismo all’arte povera, fino alla transavanguardia e alla nuova scuola romana.
Nel 2008, la raccolta d’arte è stata ampliata con la Collezione Farnesina Experimenta, che include opere delle ultime generazioni di artisti italiani. Inoltre, nel 2009 è stata inaugurata la Collezione Farnesina Design, che celebra le eccellenze del design italiano. Di fronte al palazzo si trova la monumentale “Sfera Grande” di Arnaldo Pomodoro, un’opera concepita per l’Expo di Montréal del 1967 e successivamente collocata all’esterno della Farnesina.
Oltre alla sua funzione amministrativa, la Farnesina ospita l’Archivio Storico Diplomatico, che conserva e inventaria la documentazione storico-diplomatica prodotta dagli uffici centrali del ministero e dalle rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero. Questo archivio rappresenta una risorsa inestimabile per la ricerca storica e la comprensione delle relazioni internazionali italiane.
La storia della Farnesina è strettamente legata alle vicende politiche e sociali dell’Italia del XX secolo. La sua costruzione, interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale e ripresa nel dopoguerra, riflette le trasformazioni del paese e il passaggio dal regime fascista alla Repubblica. L’edificio stesso, con la sua imponenza e le sue linee pulite, è un simbolo del potere statale e della modernità.
L’importanza della Farnesina non risiede solo nella sua funzione istituzionale, ma anche nel suo ruolo come centro culturale. Le numerose opere d’arte esposte nei suoi corridoi e nelle sue sale conferiscono all’edificio un valore artistico e culturale che va oltre la mera architettura. La presenza di opere di artisti contemporanei di fama internazionale rende la Farnesina un luogo di incontro tra la politica e l’arte, dove le decisioni che influenzano il futuro del paese si intrecciano con le espressioni artistiche che ne celebrano la creatività e l’innovazione.
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