Parco degli Acquedotti
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Il Parco degli Acquedotti è uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti di Roma, situato nel cuore del Municipio VII e facente parte del Parco Regionale dell’Appia Antica. Questo parco, che si estende su una superficie di circa 240 ettari, prende il nome dai numerosi acquedotti antichi, sia romani che papali, che lo attraversano e che un tempo rifornivano di acqua l’antica Roma. Tra questi, spiccano l’Acquedotto Claudio, l’Acquedotto Anio Novus, l’Acquedotto Marcio, l’Acquedotto Tepula, l’Acquedotto Iulia e l’Acquedotto Felice.
L’area oggi occupata dal parco era nota come “Roma Vecchia”, un nome che evoca la sua antica storia. Fu solo nel 1988 che, grazie all’iniziativa di cittadini e intellettuali, l’area fu inclusa nel Parco Regionale dell’Appia Antica, per proteggerla dal degrado e dalla speculazione edilizia che minacciava di cancellarne il valore storico e archeologico.
La storia degli acquedotti romani è affascinante e complessa. L’Acquedotto Claudio, uno dei più imponenti, fu iniziato dall’imperatore Caligola nel 38 d.C. e completato dall’imperatore Claudio nel 52 d.C. Questo acquedotto, lungo circa 69 chilometri, portava l’acqua da sorgenti situate a 70 chilometri da Roma, fino al cuore della città. Le sue maestose arcate, costruite con blocchi di tufo e travertino, sono ancora visibili e rappresentano uno spettacolo straordinario.
Tra le attrazioni principali del parco vi è anche l’Acquedotto Felice, costruito nel XVI secolo per volere di Papa Sisto V. Questo acquedotto è interessante non solo per la sua funzione, ma anche per l’intervento di riutilizzo di materiali antichi: fu infatti costruito utilizzando parti dell’Acquedotto Marcio.
Nel parco si trovano anche altre strutture di interesse storico, come il Casale di Roma Vecchia, una costruzione medievale che offre uno spaccato della vita rurale dell’epoca, e la Torre del Fiscale, una torre medievale che sorge all’intersezione degli acquedotti Claudio e Marcio.
Il parco è stato anche un set cinematografico molto apprezzato. Film come “La dolce vita” di Federico Fellini, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini e “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, hanno utilizzato questo scenario suggestivo per le loro riprese, contribuendo a far conoscere il Parco degli Acquedotti a livello internazionale.
Un aneddoto curioso riguarda il periodo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando l’area fu teatro di scontri e venne occupata da truppe alleate. Dopo la guerra, il parco cadde in uno stato di abbandono fino agli anni ’70, quando venne avviato un processo di recupero grazie all’impegno di associazioni locali e cittadini.
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