Vittoriano

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Il Vittoriano, noto anche come Altare della Patria, è uno dei monumenti più emblematici di Roma, situato in Piazza Venezia. La sua costruzione, iniziata nel 1885 e completata nel 1935, fu voluta per celebrare il primo re dell’Italia unita, Vittorio Emanuele II. Progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi, il Vittoriano è un capolavoro di architettura neoclassica, caratterizzato da un’ampia scalinata, un portico con colonne imponenti e una statua equestre del re. L’idea di erigere un monumento dedicato a Vittorio Emanuele II nacque subito dopo la sua morte nel 1878. Il progetto mirava a commemorare il re e, più in generale, il Risorgimento italiano, il movimento che portò all’unificazione dell’Italia. Dopo un primo concorso internazionale vinto dall’architetto francese Henri-Paul Nénot, il cui progetto fu poi accantonato per polemiche nazionalistiche, un secondo concorso vide la vittoria di Giuseppe Sacconi, il cui disegno si ispirava ai grandi santuari ellenistici, come l’Altare di Zeus a Pergamo. Il Vittoriano è costruito interamente in marmo botticino, un materiale scelto per la sua brillantezza e resistenza. La sua imponente facciata, con colonne alte 15 metri, domina Piazza Venezia, creando un punto focale visivo che collega idealmente la Roma antica con quella moderna. Il monumento è strutturato su tre livelli collegati da scalinate, con ampi spazi riservati al passeggio e alla contemplazione. Al centro del Vittoriano si trova l’Altare della Patria, un’ara dedicata alla dea Roma e, dal 1921, anche al Milite Ignoto, un soldato non identificato morto durante la Prima Guerra Mondiale, simbolo del sacrificio di tutti i caduti italiani. Questo elemento ha conferito al monumento un ruolo di sacralità civile, rendendolo il luogo per eccellenza delle cerimonie ufficiali italiane. Una delle caratteristiche più affascinanti del Vittoriano è la sua statua equestre di Vittorio Emanuele II, realizzata dallo scultore Enrico Chiaradia. La statua, alta 12 metri e pesante 50 tonnellate, è una delle più grandi del suo genere al mondo. L’interno della statua è accessibile e durante la costruzione fu addirittura utilizzato come sala da pranzo per gli operai, in un curioso aneddoto che testimonia l’eccezionalità dell’opera. Le decorazioni del Vittoriano sono numerose e simboliche, con sculture che rappresentano le regioni italiane, le città nobili e i valori del Risorgimento, come l’Unità e la Libertà. Tra queste, spiccano le statue delle regioni italiane, poste sulla sommità del portico, ognuna delle quali raffigura una personificazione allegorica della rispettiva regione. Il Vittoriano ha vissuto momenti di grande importanza storica. Durante il regime fascista, divenne uno dei luoghi prediletti per le parate e le manifestazioni ufficiali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il monumento ha continuato a essere il fulcro delle celebrazioni nazionali, come il 2 giugno, Festa della Repubblica, e il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nonostante la sua imponenza e il suo significato simbolico, il Vittoriano è stato spesso oggetto di critiche. Alcuni storici dell’arte lo considerano troppo monumentale e fuori scala rispetto al contesto urbano circostante. Tuttavia, la sua importanza storica e simbolica lo rende uno dei monumenti più visitati e amati dai turisti e dai cittadini italiani. Negli ultimi decenni, il Vittoriano è stato oggetto di importanti lavori di restauro, volti a preservarne la bellezza e a renderlo più accessibile al pubblico. Tra questi interventi, si segnala l’installazione di un ascensore panoramico che permette di raggiungere la terrazza del monumento, da cui si gode una vista spettacolare su Roma. Oggi, il Vittoriano ospita al suo interno il Museo del Risorgimento, che racconta la storia dell’unità d’Italia attraverso documenti, cimeli e opere d’arte. Questo museo offre ai visitatori un’opportunità unica di approfondire la conoscenza della storia italiana in un contesto suggestivo e carico di significato.
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