Aula Picta - Bergamo
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L’Aula Picta, uno dei luoghi più emblematici di Bergamo, in particolare del complesso della Cappella Colleoni e della Basilica di Santa Maria Maggiore. Questa straordinaria aula si ammanta di una storia affascinante e di un’arte che ha trovato espressione in un periodo di grande fervore culturale, dagli anni ’80 del Cinquecento fino alla fine del Seicento. La sua notorietà è legata principalmente alla presenza di affreschi magnifici che raccontano non solo eventi storici ma anche scene mitologiche, portando alla luce il talento di artisti come il maestro Giovan Battista Tiepolo. Un vero e proprio gioiello che offre straordinari spunti di riflessione sulla storia e sull’arte del nostro paese.Origini e storiaL’Aula Picta è situata all’interno del Palazzo del Podestà, costruito nel XIV secolo, a testimonianza del potere della città di Bergamo nel periodo medievale. Questa aula, in particolare, venne realizzata durante il governo dei veneziani, quando Bergamo faceva parte della Repubblica di Venezia. Gli affreschi presenti, commissionati nel 1527 dal Podestà Francesco Lazzaris, furono eseguiti da Giovanni Battista Tiepolo e altri artisti dell’epoca, tra cui Giovan Battista Moroni e il pittore Niccolò Betunio.Negli anni successivi, l’Aula Picta subì varie trasformazioni, soprattutto durante il Seicento, quando il duca Francesco I di Mantova commissionò ulteriori lavori di decorazione. Queste opere non solo ristrutturarono l’interno ma arricchirono il già straordinario patrimonio artistico, integrando elementi barocchi, che andarono a convivere con la preziosa eredità rinascimentale. L’Aula Picta venne in seguito restaurata nel XIX secolo, un intervento fondamentale che restituì alla sala il suo splendido aspetto originale. Tra il 1871 e il 1875, il restauro fu guidato dall’ingegnere Giovanni Gualtieri, il quale si dedicò a riportare alla luce i colori vividi e le intricati raffigurazioni che caratterizzano questo celebre spazio. Con il passare dei decenni, l’Aula ha mantenuto la sua funzione come sede di importanti eventi pubblici e celebrazioni, testimoniando la sua centralità nel tessuto sociale e culturale di Bergamo. Oggi, questo luogo è riconosciuto come un simbolo dell’identità locale, un richiamo per turisti e visitatori desiderosi di esplorare le meraviglie della città. Cosa osservareAppena entrerai nell’Aula Picta, verrai avvolto dalla magnificenza delle sue pareti affrescate. Il primo elemento che cattura l’attenzione è sicuramente il soffitto, rivestito da una serie di affreschi che raffigurano episodi della storia, della mitologia, e della vita quotidiana dell’epoca. Questi affreschi, opere di Tiepolo e dei suoi collaboratori, utilizzano una gamma di colori vivaci, che creano un effetto di grande impatto visivo.Nel centro della sala, troverai un grande lampadario in vetro di Murano, che richiama l’attenzione per la sua raffinatezza. Questo pezzo non è solo un dettaglio decorativo, ma rappresenta anche l’eleganza e il gusto del periodo. La luce che filtra attraverso il lampadario si riflette sugli affreschi, accentuandone la luminosità.Spostandoti verso la parete di fondo, potrai osservare la grandiosa rappresentazione del Giudizio Universale. Questo affresco non è solo una straordinaria opera d’arte, ma anche una potente riflessione sui valori morali e spirituali dell’epoca. Le figure sono disposte in modo dinamico, creando una sorta di movimento che conferisce vita alla scena.Alla tua destra, noterai una finestra adornata da vetrate istoriate che raccontano le gesta di santi e martiri. Queste vetrate risalgono a un periodo successivo, ma si integrano perfettamente con gli affreschi, ed aggiungono un ulteriore strato di significato spirituale all’aula. Non dimenticare di guardare i dettagli architettonici delle pareti. Sono caratterizzate da cornici in stucco che incorniciano gli affreschi, rendendo l’intero ambiente ancor più suggestivo. Ogni particolare è stato studiato per non solo abbellire, ma anche per raccontare una storia.Infine, nell’angolo opposto alla entrata, troverai un mosaico che raffigura la città di Bergamo. Questo mosaico non è solo una rappresentazione artistica, ma simboleggia l’importanza della città stessa nel contesto delle celebrazioni e degli eventi commemorativi che si sono tenuti all’interno di questa aula.Contesto e connessioniL’Aula Picta si trova nel cuore del centro storico di Bergamo, non lontano dalla Basilica di Santa Maria Maggiore e dalla Cappella Colleoni. Questi luoghi non sono solo vicini in termini di distanza, ma anche in quanto rappresentano un continuum culturale e artistico che racconta il legame tra arte, religione e potere.La Basilica di Santa Maria Maggiore, costruita nel XII secolo, è famosa per i suoi affreschi e per il suo organo monumentale. La Cappella Colleoni, invece, è il mausoleo di Bartolomeo Colleoni, un condottiero che ha avuto un ruolo cruciale nella storia di Bergamo. Entrambi i luoghi si collegano all’Aula Picta non solo attraverso la loro architettura, ma anche per il loro significato storico, creando un percorso suggestivo che racconta l’evoluzione della città.Un altro punto di interesse nei dintorni è il Monastero di San Benedetto, situato non lontano,Risale al XII secolo e offre una straordinaria panoramica sulla storia religiosa di Bergamo. La sua posizione strategica e il pittoresco scenario circostante lo rendono un luogo ideale per una pausa contemplativa.CuriositàUna delle curiosità più affascinanti riguarda il metodo di lavoro di Tiepolo. Si narra che il grande maestro fosse solito coprire il pavimento della sala con materiali scivolosi per assicurarsi una maggiore fluidità nei movimenti durante il processo di pittura. Questo testimonia non solo la sua brama di perfezione, ma anche l’innovazione tecnica di cui era capace.Un’altra curiosità riguarda l’uso del colore. I pigmenti utilizzati per gli affreschi sono noti per la loro luminescenza. Alcuni di essi, come l’azzurro di lapislazzuli e il giallo di cadmio, erano molto costosi e indicano il prestigio dei committenti.Infine, è interessante notare come l’Aula Picta sia stata oggetto di studio da parte di molti storici dell’arte, che l’hanno descritta come un “palcoscenico della creatività al tempo della Serenissima”, grazie alla fusione tra le diverse influenze culturali presenti a Bergamo.Se desideri continuare questa esplorazione di Bergamo, ti invitiamo a visitare anche la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Palazzo del Podestà, due monumenti che arricchiscono ulteriormente il panorama culturale della città. Buona scoperta!
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