Basilica di Santa Anastasia

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La Basilica di Santa Anastasia a Verona è una delle più grandi e importanti chiese gotiche della città, nonché un capolavoro architettonico e artistico. La costruzione della basilica iniziò intorno al 1290 per opera dei frati domenicani, con il sostegno della potente famiglia Della Scala, che governava Verona in quel periodo. La chiesa prende il nome da un preesistente edificio religioso dell’epoca longobarda, dedicato a Santa Anastasia, una martire del IV secolo. Situata nel centro storico di Verona, la Basilica di Santa Anastasia è un monumento imponente, caratterizzato da una facciata incompiuta ma suggestiva, decorata con un doppio portale in marmo policromo e numerosi rilievi e affreschi. La facciata, sebbene non completata, riesce a trasmettere la solennità e la grandezza del progetto originario. L’interno della chiesa è a pianta a croce latina, suddiviso in tre ampie navate sostenute da dodici massicce colonne di marmo rosso veronese. Le colonne, con i loro capitelli gotici, creano un effetto di verticalità e maestosità che caratterizza l’intero spazio interno. Uno degli elementi più noti e affascinanti della basilica sono le due acquasantiere, sorrette da figure di gobbi scolpite da Gabriele Caliari, figlio del celebre Paolo Veronese. Queste statue, conosciute come “i gobbi di Santa Anastasia”, sono diventate simboli popolari della chiesa, e la tradizione vuole che toccare le loro gobbe porti fortuna. All’interno della basilica, sono conservate numerose opere d’arte di grande valore storico e artistico. Tra queste spicca il famoso affresco “San Giorgio e la Principessa” di Antonio Pisano, detto il Pisanello, realizzato tra il 1433 e il 1438. Questo affresco, situato nella Cappella Pellegrini, rappresenta uno degli esempi più alti dello stile gotico internazionale, raffigurando l’episodio cavalleresco di San Giorgio che salva la principessa dal drago. L’opera è rinomata per la sua ricchezza di dettagli e per l’atmosfera fiabesca che riesce a evocare. La basilica ospita anche numerose altre opere d’arte, tra cui dipinti e sculture di artisti come Francesco Caroto, Giovanni Badile, Paolo Farinati, il Falconetto, Lorenzo Veneziano e l’Orbetto. Questi altari e cappelle decorati offrono un’ampia panoramica sulla produzione artistica veronese dal XIV al XVIII secolo, evidenziando la continua evoluzione dello stile e delle tecniche artistiche. Un altro elemento di grande interesse è la Cappella Giusti, originariamente l’oratorio del monastero domenicano. La cappella, accessibile attraverso un elegante portale in marmo, è decorata con affreschi e sculture che ne fanno uno degli angoli più suggestivi della basilica. Dal punto di vista storico, la Basilica di Santa Anastasia ha giocato un ruolo centrale nella vita religiosa e sociale di Verona. La costruzione della chiesa fu resa possibile grazie alle generose donazioni delle famiglie nobili veronesi e dei Della Scala, che ne fecero un simbolo del loro potere e della loro devozione religiosa. Nel corso dei secoli, la basilica è stata teatro di importanti eventi religiosi e civili, diventando un punto di riferimento per la comunità veronese. La basilica è anche completamente accessibile alle persone con disabilità, e l’ingresso è gratuito per i visitatori disabili e i loro accompagnatori. Questa attenzione all’accessibilità riflette l’impegno della chiesa nel rendere il proprio patrimonio culturale fruibile a tutti.
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