Basilica Santa Maria della Sanità

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La Basilica di Santa Maria della Sanità, situata nel rione omonimo di Napoli, è un capolavoro dell’architettura barocca, ricco di storia e arte. Fondata nel XVII secolo sopra le antiche catacombe di San Gaudioso, la chiesa rappresenta un simbolo della devozione popolare e del fervore religioso della città. Il complesso religioso fu iniziato nel 1577 quando venne ritrovata una tavola con l’immagine della Madonna, risalente al V-VI secolo. La chiesa fu edificata per volere del vescovo Paolo Burali d’Arezzo e affidata inizialmente ai frati predicatori domenicani. La chiesa, progettata dall’architetto Giuseppe Nuvolo, presenta una pianta centrale con una croce greca inscritta in un quadrato, una soluzione innovativa per l’epoca che riflette i principi architettonici della Controriforma. La maestosa cupola, visibile da lontano, è rivestita di maioliche gialle e verdi, realizzate dalla bottega di Gaetano Massa nel XVIII secolo. La facciata è decorata con stucchi settecenteschi e affiancata da un campanile con un orologio in maiolica. All’interno, la basilica è un trionfo di arte e architettura. La navata centrale è circondata da ventiquattro colonne che sostengono dodici cupolette, culminando nella grande cupola centrale. Il presbiterio rialzato, accessibile tramite una monumentale scala a tenaglia in marmo, contiene l’altare maggiore in marmi policromi della seconda metà del Settecento e il ciborio opera del frate Azaria del 1628. Dietro l’altare, si trova una scultura della Madonna col Bambino di Michelangelo Naccherino. Il pulpito in marmo di Dionisio Lazzari, realizzato nel 1678, è un altro elemento di grande valore artistico, insieme alle acquasantiere del XVII secolo. Il pavimento della chiesa è prevalentemente in cotto, con decorazioni marmoree e lapidi tombali. La sacrestia, raggiungibile dalla navata sinistra, è decorata con affreschi monocromatici di Giovan Battista di Pino e conserva ex voto di San Vincenzo Ferrer. Le cappelle laterali della chiesa sono ricche di opere d’arte. La prima cappella di sinistra ospita un dipinto di Agostino Beltrano, mentre la seconda cappella contiene una tela di Luca Giordano raffigurante lo Sposalizio mistico di Santa Rosa da Lima. La terza cappella è dedicata all’Annunciazione e decorata con opere di Giovanni Bernardo Azzolino e Gaspare Traversi. La quarta cappella, nel transetto sinistro, è dominata dalla Circoncisione di Giovan Vincenzo da Forlì, affiancata da dipinti di Giovanni Balducci e Girolamo De Magistro. Tra le altre cappelle, spiccano quelle dedicate ai Martiri di Nagasaki, con un dipinto anonimo ottocentesco, e a San Tommaso d’Aquino, con una tela di Pacecco De Rosa. La settima cappella ospita opere di Luca Giordano e Francesco Solimena, mentre l’ottava cappella conserva un crocifisso ligneo del Settecento. La cripta della basilica, una delle parti più affascinanti del complesso, si sviluppa sotto il presbiterio rialzato. Decorata con stucchi di Arcangelo Guglielmelli e Cristoforo Schor, la cripta è accessibile tramite una scala monumentale e contiene affreschi di Bernardino Fera, storie di martiri e un pavimento maiolicato settecentesco con lastre tombali. La cripta collega direttamente alle catacombe di San Gaudioso, offrendo un suggestivo viaggio nella storia paleocristiana di Napoli. Il chiostro ellittico, costruito alla fine del Cinquecento, è un’altra gemma del complesso. Nonostante i danni subiti durante l’Ottocento a causa della costruzione del ponte della Sanità, il chiostro conserva ancora la sua struttura unica e le decorazioni ad affresco di Giovanni Battista di Pino.
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