Ca' Rezzonico (Venezia)
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Ca’ Rezzonico, situato nel sestiere di Dorsoduro a Venezia, è uno dei più maestosi palazzi del Canal Grande e ospita il Museo del Settecento Veneziano. Questo palazzo rappresenta un’icona dell’architettura barocca e rococò veneziana ed è un affascinante testimone della vita e dell’arte del XVIII secolo a Venezia.
La costruzione del palazzo iniziò nel 1649 per volere della nobile famiglia Bon, che affidò il progetto all’architetto Baldassarre Longhena, noto per altre opere iconiche come la Basilica di Santa Maria della Salute. Tuttavia, la costruzione si arrestò nel 1682 a causa della morte di Longhena e delle difficoltà finanziarie dei Bon. Solo nel 1751, il palazzo fu acquistato dalla famiglia Rezzonico, originaria di Como e di recente nobiltà, che incaricò l’architetto Giorgio Massari di completare l’opera. Massari rispettò il progetto di Longhena, ma apportò modifiche significative, introducendo elementi rococò e completando l’interno con sontuose decorazioni.
Il palazzo fu finalmente completato nel 1756, poco prima dell’elezione di Carlo Rezzonico a Papa Clemente XIII nel 1758, evento che segnò l’apice della fortuna della famiglia. Gli interni del palazzo furono decorati dai più grandi artisti dell’epoca, tra cui Giambattista Tiepolo, che dipinse affreschi spettacolari come l’Allegoria Nuziale per celebrare il matrimonio tra Ludovico Rezzonico e Faustina Savorgnan.
Ca’ Rezzonico divenne così un simbolo della ricchezza e del potere dei Rezzonico, ospitando sontuosi balli e feste che riflettevano il fasto e la raffinatezza della vita veneziana del Settecento. Tuttavia, la parabola della famiglia fu breve: l’ultimo discendente maschio, il cardinale Abbondio Rezzonico, morì nel 1810, segnando la fine della dinastia.
Nel corso del XIX secolo, il palazzo cambiò proprietà più volte e fu abitato da illustri inquilini, tra cui il poeta inglese Robert Browning, che vi morì nel 1889. Negli anni ’20 del XX secolo, il palazzo fu affittato dal compositore americano Cole Porter, noto per le sue leggendarie feste in costume. Nel 1935, Ca’ Rezzonico fu acquistato dalla città di Venezia per ospitare il Museo del Settecento Veneziano, che aprì al pubblico l’anno successivo.
Il museo oggi presenta una straordinaria collezione di opere d’arte del XVIII secolo, tra cui dipinti di Canaletto, Pietro Longhi e Francesco Guardi, nonché arredi originali, oggetti di vita quotidiana e affreschi provenienti da altri palazzi veneziani. La Sala del Tiepolo, la Sala degli Arazzi e la Sala del Brustolon sono solo alcune delle magnifiche stanze che i visitatori possono ammirare.
Una delle sezioni più affascinanti del museo è la Farmacia Ai Do San Marchi, ricostruita con arredi originali del XVIII secolo, che offre uno spaccato della medicina e della scienza dell’epoca. Inoltre, la Pinacoteca Egidio Martini ospita una vasta collezione di dipinti, tra cui opere di Tiziano e Tintoretto.
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