Castel Sant'Elmo (Napoli)

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Castel Sant’Elmo, situato sulla collina del Vomero a Napoli, è una maestosa fortezza medievale che offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul Golfo di Napoli. Questo castello, con la sua caratteristica forma a stella a sei punte, è una delle testimonianze più impressionanti dell’architettura militare rinascimentale. Le prime tracce di una struttura fortificata sul sito risalgono alla seconda metà del XIII secolo, durante il regno di Carlo I d’Angiò. Tuttavia, fu Roberto d’Angiò a commissionare l’architetto senese Tino di Camaino per l’ampliamento del castello nel 1329. Il progetto originale comprendeva un palazzo fortificato, noto come Palatium castrum, che venne completato sotto il regno di Giovanna I d’Angiò. Il castello venne poi gravemente danneggiato da un terremoto nel 1456, ma venne ricostruito e ampliato sotto la dominazione aragonese e successivamente spagnola.Tra il 1537 e il 1547, il viceré spagnolo Don Pedro de Toledo avviò una completa ricostruzione del castello, affidando l’opera all’architetto militare valenciano Pedro Luis Escrivà. Fu in questo periodo che il castello assunse la sua iconica pianta a stella a sei punte, una struttura innovativa che suscitò molte critiche all’epoca ma che si rivelò estremamente efficace dal punto di vista difensivo. La forma a stella consentiva una migliore disposizione delle artiglierie e una maggiore resistenza agli assedi.Castel Sant’Elmo ha svolto un ruolo strategico in numerosi eventi storici. Durante la Rivoluzione Napoletana del 1799, il castello fu occupato dai rivoluzionari che proclamarono la Repubblica Napoletana. Nel XIX secolo, il castello fu utilizzato come prigione dai Borbone e successivamente dalla Guardia Nazionale. Tra i prigionieri illustri vi fu anche il filosofo Tommaso Campanella, accusato di eresia.Il castello subì ulteriori modifiche e restauri nel corso dei secoli, specialmente dopo un’esplosione causata da un fulmine nel 1587 che distrusse gran parte della struttura. La ricostruzione fu affidata all’architetto Domenico Fontana, che tra il 1599 e il 1601 restaurò il castello, mantenendone l’originaria struttura e imponenza.Oggi, Castel Sant’Elmo è un importante centro culturale e museale. Ospita il Museo del Novecento, che espone opere di artisti napoletani del XX secolo, tra cui sculture, dipinti e sperimentazioni grafiche di autori come Enrico Baj e Mimmo Paladino. Il castello è anche sede di mostre temporanee, festival e eventi culturali che arricchiscono ulteriormente l’offerta culturale di Napoli.Una visita a Castel Sant’Elmo offre non solo un’immersione nella storia e nell’architettura militare, ma anche panorami indimenticabili. Dalla Piazza d’Armi, una grande terrazza panoramica, si può godere di una vista spettacolare che abbraccia l’intera città, il Vesuvio e il Golfo di Napoli. Questo punto panoramico è uno dei più suggestivi della città, offrendo opportunità fotografiche uniche e una prospettiva senza pari sulla bellezza e la complessità di Napoli.Per raggiungere Castel Sant’Elmo, i visitatori possono utilizzare la funicolare di Montesanto o quella di Chiaia, che portano direttamente sulla collina del Vomero. Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il martedì, e offre varie opzioni di visita, incluse guide turistiche in diverse lingue.
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