Catacombe di San Callisto

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Le Catacombe di San Calisto, situate lungo la storica Via Appia Antica a Roma, rappresentano uno dei complessi cimiteriali più importanti e vasti del mondo cristiano. Queste catacombe, datate alla metà del II secolo d.C., coprono un’area di circa 15 ettari e si sviluppano per quasi 20 chilometri di gallerie, raggiungendo una profondità di oltre 20 metri. Furono il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma nel III secolo d.C. e ospitano le sepolture di circa mezzo milione di cristiani, inclusi numerosi martiri e sedici pontefici. Il nome delle catacombe deriva da Papa Calisto I, che fu nominato da Papa Zefirino per amministrare il cimitero all’inizio del III secolo d.C. Durante il suo pontificato, Callisto ampliò il complesso cimiteriale e lo organizzò, rendendolo un luogo di sepoltura centrale per la comunità cristiana di Roma. Callisto stesso fu sepolto nel cimitero di Calepodio sulla Via Aurelia, ma il complesso che porta il suo nome divenne famoso per la sua importanza e vastità. Le Catacombe di San Calisto sono articolate su diversi livelli e contengono numerose aree di grande interesse storico e artistico. Tra queste, la più nota è la Cripta dei Papi, una sala rettangolare illuminata da un grande lucernario, che ospita le sepolture dei papi che regnarono tra il 230 e il 283 d.C. Nove papi e tre vescovi sono stati sepolti qui, e una lapide marmorea, ricomposta dall’archeologo Giovanni Battista de Rossi, porta un poema composto da Papa Damaso in onore dei vescovi sepolti nella cripta. Un’altra area di grande interesse è la Cripta di Santa Cecilia, dedicata alla patrona della musica sacra. Santa Cecilia, una matrona romana che, secondo la tradizione, si preoccupò di dare degna sepoltura ai martiri romani, fu sepolta qui. La cripta contiene un’affascinante statua di Santa Cecilia e affreschi che illustrano episodi della sua vita. Le Catacombe di San Calisto contengono anche numerose altre cripte e cubicoli decorati con antichi affreschi e simboli cristiani. Tra queste, la Cripta dei Sacramenti è particolarmente significativa per i suoi affreschi che rappresentano scene bibliche e simboli dell’Eucaristia. In questa cripta si possono ammirare rappresentazioni del Buon Pastore, del profeta Giona e della guarigione del paralitico, testimonianze della devozione e dell’arte dei primi cristiani. Uno degli aspetti più affascinanti delle Catacombe di San Callisto è la loro origine e il loro sviluppo durante un periodo di persecuzione dei cristiani. Le catacombe fornivano un luogo sicuro e sacro per seppellire i morti e celebrare i riti religiosi in segreto. Col tempo, divennero un centro di pellegrinaggio e un simbolo di resilienza e fede per la comunità cristiana di Roma. Nel corso dei secoli, le catacombe caddero in disuso e furono dimenticate fino alla loro riscoperta nel XIX secolo. L’archeologo Giovanni Battista de Rossi giocò un ruolo cruciale nel riportare alla luce e nello studio delle catacombe, contribuendo a preservare questo importante patrimonio storico e religioso. Oggi, le catacombe sono gestite dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e sono affidate ai Salesiani di Don Bosco per l’accoglienza dei pellegrini e le visite guidate.
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