Chiesa della Madonna degli Angeli

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La Chiesa della Madonna degli Angeli, situata all’angolo tra via Cavour e via Carlo Alberto a Torino, è una testimonianza eloquente dell’evoluzione storica, artistica e architettonica della città. Costruita tra il 1631 e il 1650 per volere dei Frati Minori Riformati, la chiesa sorge sui resti di un edificio religioso più antico. L’iniziativa per la costruzione della nuova chiesa venne sostenuta anche dalla marchesa di Riva, Margherita di Roussilon, e da Maurizio di Savoia. L’architettura della chiesa riflette uno stile barocco sobrio ma elegante. La pianta è a navata unica con cappelle laterali, collegate tra loro, che culminano in una cupola semisferica. La cupola, realizzata in cemento armato, è una delle prime applicazioni della tecnica Hennebique a Torino, un’innovazione dell’ingegnere Carlo Ceppi che progettò la struttura durante la ristrutturazione del 1901-1904. Questo intervento ha profondamente trasformato l’aspetto della chiesa, integrando elementi moderni con la struttura seicentesca originale. L’interno della chiesa ospita numerosi capolavori artistici. L’altare maggiore, in marmo, è adornato da un coro in legno e da un mosaico del 1961. Tra le opere pittoriche di rilievo vi sono i dipinti di Bartolomeo Caravoglia, Gianbattista Molinari e Filippo Abbiati, artisti che hanno contribuito a rendere la chiesa un vero e proprio scrigno d’arte. Le arcate decorate con teste di angelo aggiungono un tocco di sacralità e bellezza all’ambiente. Un episodio significativo nella storia della chiesa è legato alle esequie di Camillo Benso conte di Cavour, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Il 7 giugno 1861, la salma di Cavour fu portata nella chiesa per le esequie, un evento che testimonia l’importanza storica e sociale dell’edificio. Il parroco dell’epoca, padre Giacomo da Poirino, venne punito dalle autorità ecclesiastiche per aver amministrato i sacramenti a Cavour, allora scomunicato, sottolineando le tensioni tra potere politico e religioso di quei tempi. La chiesa venne elevata al rango di santuario nel 1924, un riconoscimento che ne sottolinea l’importanza spirituale per la comunità torinese. Un altro elemento di pregio è l’organo, inaugurato nel 1914 e costruito da Francesco Vegezzi Bossi, un capolavoro di ingegneria musicale con tre tastiere e una pedaliera concavo-radiale, a trasmissione meccanica con 44 registri. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa subì danni significativi a causa dei bombardamenti, ma fu successivamente restaurata, continuando a servire come un luogo di culto attivo e un simbolo di resilienza per la città. La Chiesa della Madonna degli Angeli rappresenta un perfetto esempio di come l’architettura religiosa possa evolversi mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione. La sua storia è un intreccio di arte, fede e politica, che continua a ispirare e ad attrarre visitatori e fedeli. Oggi, la chiesa non è solo un luogo di preghiera, ma anche un importante punto di riferimento culturale, che celebra la ricca eredità storica e artistica di Torino.
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