Chiesa di San Bernardino
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La Chiesa di San Bernardino, situata nel cuore del centro storico di Verona, è un esempio straordinario di architettura gotica e rinascimentale, con una storia ricca e complessa che risale al XV secolo. La chiesa e il convento annesso furono fondati nel 1452, appena due anni dopo la canonizzazione di San Bernardino da Siena, su iniziativa di San Giovanni da Capestrano, amico e compagno del santo senese.
La chiesa è un capolavoro di semplicità e sobrietà, tipiche dell’architettura degli ordini mendicanti. La facciata in mattoni, semplice e austera, è impreziosita da un portale rinascimentale del 1474, realizzato grazie al lascito del ricco drappiere Giovanni degli Asdenti. Il portale, opera di Mastro Modesto, è decorato con dettagli raffinati come candelabre laterali, capitelli corinzi e una lunetta scolpita da Biagio Falcieri nel XVII secolo, raffigurante San Francesco che riceve le stimmate.
L’interno della chiesa è a navata unica, lunga 75 metri, alta 21 e larga 17, con un soffitto a cavalletti lignei ornato da un fregio policromo a motivo floreale. Questa struttura semplice e imponente è tipica delle chiese francescane, dove prevale la decorazione pittorica su quella scultorea. La navata è illuminata da tre finestre trilobate sul lato destro, mentre il lato sinistro è cieco, conferendo un senso di verticalità all’interno della chiesa.
Le numerose cappelle laterali della chiesa sono veri e propri scrigni d’arte. Tra le più notevoli vi è la Cappella Pellegrini, progettata da Michele Sanmicheli, che ospita importanti opere del Rinascimento veronese. Al suo interno, si possono ammirare affreschi e dipinti di artisti come Paolo Farinati, Nicolò Giolfino e Francesco Monsignori. La cappella di San Francesco, la prima sulla destra, è decorata con affreschi di Giolfino del 1522, che raccontano le storie di San Giovanni Evangelista e di San Francesco, con un altare che ospita un dipinto della Gloria del Santo di Francesco Morando.
Il presbiterio, diviso dalla navata da un arco a sesto acuto, è illuminato da due rosoni che creano un’atmosfera di luce e spiritualità. L’altare maggiore è arricchito da una pala del 1579 raffigurante la Madonna con Bambino e Sant’Anna, opera di Bernardino India, mentre la lunetta e le immagini laterali, rappresentanti l’Eterno Padre e i Santi Giuseppe e Giovanni Battista, sono di Pasquale Ottino.
La sacrestia della chiesa è un altro luogo di grande interesse artistico, con dipinti di Giolfino e Paolo Farinati, e lunette che illustrano la vita di Maria, realizzate da Antonio Voltolini. La decorazione della chiesa non si limita agli interni, ma si estende anche agli edifici annessi del convento, dove si possono trovare affreschi di Domenico Morone e suo figlio Francesco, che abbelliscono una delle sale del convento stesso.
Il complesso conventuale di San Bernardino include quattro chiostri, di cui il maggiore, il chiostro di Sant’Antonio, serve da sagrato della chiesa. Questi chiostri, con le loro eleganti architetture e le serene atmosfere, rappresentano un’importante testimonianza della vita monastica e della spiritualità francescana. Durante il XIX secolo, il convento subì varie vicissitudini, venendo utilizzato come ospedale, cimitero cittadino, magazzino e collegio, a seguito delle spoliazioni napoleoniche e delle soppressioni austriache.
Dal punto di vista storico, la Chiesa di San Bernardino è profondamente legata alla figura di San Bernardino da Siena, celebre predicatore che visitò Verona nel 1422 e nel 1443, diffondendo la venerazione del nome di Gesù, simboleggiato dal monogramma IHS contornato da un sole con dodici raggi, rappresentanti i dodici apostoli. Questa devozione lasciò un segno indelebile sulla città, contribuendo alla fondazione della chiesa e del convento.
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