Chiesa di San Cassiano
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La Chiesa di San Cassiano a Venezia, situata nel sestiere di San Polo, è un luogo di culto che vanta una storia ricca e affascinante. Le sue origini risalgono al 726, quando fu costruita la prima chiesa dedicata a Santa Cecilia, patrona della musica. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito numerose ricostruzioni, inclusa una significativa riedificazione dopo un incendio nel 1106. La versione attuale della chiesa, consacrata nel 1376, ha visto ulteriori modifiche nel XVII secolo, culminando nell’aspetto barocco che possiamo ammirare oggi.
L’esterno della Chiesa di San Cassiano è piuttosto sobrio e privo di decorazioni elaborate. Spicca per la sua struttura massiccia e semplice, con un campanile del XIII secolo modificato con l’aggiunta di un campanile gotico. Un tempo, sul lato che si affaccia sull’acqua, vi era un portico, demolito nel XIX secolo. Questo esterno austero contrasta nettamente con l’interno riccamente decorato.
L’interno della chiesa è un tripudio di arte barocca. Tra le opere più significative vi sono tre dipinti di Jacopo Tintoretto, ex parrocchiano della chiesa: “La Resurrezione”, “La Discesa al Limbo” e “La Crocifissione”, realizzati tra il 1565 e il 1568. Queste opere non solo mostrano la maestria di Tintoretto, ma anche la sua audacia nel rappresentare il Cristo in una posizione fluttuante, sfidando le direttive del Concilio di Trento che richiedevano una raffigurazione più ancorata a terra.
Un’altra opera di rilievo è l’altare maggiore, realizzato da Heinrich Meyring e Nardo. Questo altare è un esempio splendido del barocco veneziano e rappresenta una delle realizzazioni più imponenti di Meyring. Il soffitto della chiesa, affrescato da Costantino Cedini, allievo di Giambattista Tiepolo, è stato recentemente restaurato, riportando alla luce la magnificenza dei dettagli pittorici.
La chiesa ospita anche un altare laterale commissionato dall’abate Carlo del Medico nel 1746, con un pala d’altare del 1763 e un affresco sul soffitto, entrambi opera di Giambattista Pittoni. Inoltre, la chiesa ha visto la presenza di opere di altri artisti rinomati come Antonio Balestra, il cui dipinto “Il martirio di San Cassiano” rappresenta il santo trafitto dagli alunni con i loro calami, simbolo del suo martirio.
Un evento storico di grande importanza legato alla Chiesa di San Cassiano è stato il funerale di Caterina Cornaro, ex regina di Cipro e nobile veneziana, nel 1509. Il corteo funebre iniziò proprio da questa chiesa per poi attraversare un ponte galleggiante fino alla chiesa dei Santi Apostoli, dove fu sepolta nella cappella di famiglia.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha continuato a essere un centro vitale per la comunità veneziana, ospitando anche eventi significativi come il primo teatro pubblico d’opera al mondo, il Teatro di San Cassiano, inaugurato nel 1637. Questo teatro rivoluzionò la fruizione dell’opera, rendendola accessibile a un pubblico più vasto e non solo alle élite aristocratiche.
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