Chiesa di San Domenico Maggiore

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La Chiesa di San Domenico a Torino è l’unico esempio di architettura gotica sopravvissuto nella città, un autentico gioiello storico che narra secoli di eventi religiosi, politici e sociali. Fondata dai Frati Domenicani tra il 1227 e il 1280, la chiesa ha visto numerosi ampliamenti e modifiche nel corso dei secoli, che ne hanno alterato ma anche arricchito l’originale configurazione gotica. La prima costruzione comprendeva la Cappella delle Grazie, la Sacrestia e il Presbiterio. Nel 1260, sotto la guida di padre Giovanni da Torino, fu aggiunto un convento con una biblioteca che rese San Domenico un importante centro culturale della città. Nel 1334 fu eretta la facciata, mentre il campanile fu completato nel 1451. Tuttavia, durante la peste del 1630, venne installata una grata di ferro all’ingresso per permettere ai fedeli di assistere alla messa senza entrare nell’edificio, un segno delle drammatiche condizioni di quel tempo. Durante il periodo napoleonico, la chiesa subì saccheggi e il convento fu convertito in una loggia massonica. Questa fase segnò una perdita significativa del suo patrimonio artistico e religioso. Solo nel 1906, grazie all’ingegnere Riccardo Brayda, la chiesa fu restaurata, recuperando molte delle sue caratteristiche originali senza eliminare le testimonianze delle varie epoche. All’interno della chiesa, la Cappella delle Grazie conserva affreschi trecenteschi che rappresentano i dodici apostoli, opera del Maestro di San Domenico. Nella Cappella del Rosario, progettata da Luigi Michele Barberis, si trova una pala d’altare del Guercino raffigurante la Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina da Siena, circondata da quindici pannelli in legno dorato raffiguranti i Misteri, realizzati da Stefano Maria Clemente. Un altro punto di interesse è l’affresco rappresentante Amedeo IX di Savoia, attribuito ad Antoine de Lonhy, situato nel terzo altare della navata sinistra. La sacrestia custodisce un vessillo che si ritiene appartenuto alla flotta sabauda durante la battaglia di Lepanto, donato da Vittorio Amedeo II di Savoia dopo la vittoria del 1706. La chiesa di San Domenico ha anche un legame profondo con la storia dell’Inquisizione a Torino, essendo stata la sede del Tribunale dell’Inquisizione alla fine del XIII secolo. Questo aspetto oscuro del suo passato è bilanciato dalla sua importanza come centro di cultura e spiritualità.
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