Chiesa di San Giovanni a Carbonara
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La Chiesa di San Giovanni a Carbonara, situata a Napoli, è uno dei capolavori gotici e rinascimentali della città. Fondata nel XIV secolo grazie alle donazioni del patrizio Gualtiero Galeota, la chiesa ha una storia ricca e complessa, segnata da ampliamenti e restauri che ne hanno arricchito l’architettura e il patrimonio artistico.
La costruzione della chiesa iniziò nel 1339 e fu completata nel 1343, servendo originariamente un convento agostiniano. La chiesa si distingue per la sua pianta irregolare, dovuta a successivi interventi architettonici che ne hanno modificato l’orientamento originale. L’ingresso principale è segnato da una scenografica scala in piperno a doppia rampa, progettata da Ferdinando Sanfelice nel XVIII secolo, che conduce direttamente al portale gotico decorato con sculture rinascimentali.
All’interno, la chiesa presenta una navata unica rettangolare con sette cappelle laterali, ciascuna ricca di decorazioni e opere d’arte. Il soffitto a capriate lignee e l’abside coperta a crociera conferiscono all’ambiente un’atmosfera solenne e austera. L’altare maggiore, situato nella zona absidale, è dominato dal monumento funebre di re Ladislao, scolpito da Andrea da Firenze nel XV secolo. Questo imponente sepolcro è una delle opere più importanti della chiesa, raffigurando il re in atteggiamento trionfante, circondato da figure allegoriche.
La chiesa è anche famosa per le cappelle Caracciolo, volute dalle influenti famiglie napoletane. La Cappella Caracciolo di Vico, a sinistra dell’altare maggiore, ospita sepolcri della famiglia e opere di artisti come Giovanni da Nola, Girolamo Santacroce e Diego de Siloé. La Cappella Caracciolo del Sole, situata dietro l’abside, fu commissionata da Sergianni Caracciolo e decorata con affreschi di Leonardo da Besozzo e sculture di Andrea Guardi.
Un altro elemento di grande interesse è la Cappella Somma, situata dietro la controfacciata. Costruita nel XVI secolo, questa cappella è decorata con un ciclo di affreschi raffiguranti le Storie della Passione di Cristo e Profeti, eseguiti da un anonimo artista napoletano. L’altare della cappella è un capolavoro del Rinascimento napoletano, realizzato da Giovanni Domenico D’Auria e Annibale Caccavello.
La sacrestia della chiesa è un altro gioiello artistico, decorata con dipinti e arredi sacri di grande valore. Originariamente, questa sala ospitava sedici tavole dipinte da Giorgio Vasari e Cristoforo Gherardi, che oggi si trovano al Museo Nazionale di Capodimonte.
Il complesso di San Giovanni a Carbonara comprende anche il convento agostiniano, che ha avuto un ruolo importante nella vita culturale di Napoli. Durante il Rinascimento, il convento fu un luogo di incontro per intellettuali e artisti come Giovanni Pontano e Jacopo Sannazaro. I chiostri del convento, tra cui il Chiostro di Ladislao e il Chiostro della Porteria, sono esempi magnifici di architettura monastica.
Nel corso dei secoli, la chiesa e il convento hanno subito numerosi restauri e modifiche. Il terremoto del 1688 e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale causarono gravi danni, ma ogni intervento ha contribuito a preservare e valorizzare l’importante patrimonio storico e artistico del complesso.
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