Chiesa di San Vidal

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La Chiesa di San Vidal, situata nel sestiere di San Marco a Venezia, rappresenta un esempio affascinante di architettura e arte barocca. Fondata nel 1084 durante il dogado di Vitale Falier, la chiesa fu ricostruita alla fine del XVII secolo. Questo restauro fu finanziato dalla famiglia Morosini, con l’intento di erigere un monumento a Francesco Morosini, Doge di Venezia dal 1688 al 1694. Il progetto iniziale, affidato ad Antonio Gaspari, prevedeva una facciata monumentale ispirata alla chiesa di Sant’Andrea al Quirinale di Roma. Tuttavia, i lavori furono completati da Andrea Tirali che realizzò la facciata attuale, caratterizzata da uno stile classico e austero. La facciata della chiesa, sobria ed elegante, introduce a un interno sorprendente. L’edificio ha una navata unica con un soffitto a volta e ospita sei altari laterali, tre per lato. Il primo altare di sinistra è decorato con l'”Immacolata Concezione” di Sebastiano Ricci, un capolavoro del Settecento veneziano. Il secondo altare presenta la pala “Cristo crocifisso e gli apostoli” di Giulia Lama, affiancata da due sculture settecentesche di Antonio Tarsia raffiguranti il patriarca Simeone e San Giuseppe, mentre la lunetta superiore è ornata dall'”Ascensione” di Antonio Vassilacchi. Il terzo altare ospita un dipinto della scuola di Giovanni Battista Piazzetta, “San Sebastiano e San Rocco”, opera di Angelo Trevisan. L’altare maggiore, situato al centro del presbiterio, è affiancato da due statue di Antonio Gai raffiguranti La Fortezza e La Fede. Sullo sfondo del presbiterio si trova la grande pala “San Vitale a cavallo e santi”, realizzata da Vittore Carpaccio nel 1514. Questo dipinto, conosciuto anche come “Gloria di San Vitale” o “Pala di San Vidal”, è uno dei capolavori più celebri dell’artista veneziano e raffigura San Vitale a cavallo circondato da santi. Sul lato destro, il primo altare ospita opere di Giovanni Antonio Pellegrini, tra cui “San Giuseppe, San Francesco di Paola e il Salvatore in gloria”. Il secondo altare è ornato da sculture di Antonio Tarsia, raffiguranti “L’Annunciazione della Vergine”, San Domenico e Santa Rosa, completate da “L’Assunzione” di Antonio Vassilacchi nella lunetta superiore. Il terzo altare presenta una pala del 1730 di Giovanni Battista Piazzetta, raffigurante “L’Angelo Raffaele, San Luigi e Sant’Antonio da Padova”. La sacrestia conserva altre opere d’arte notevoli, tra cui “La morte di Sant’Ursicino” di Gregorio Lazzarini e “Il martirio di San Vitale”, dipinto settecentesco di scuola veneziana. Un dettaglio interessante riguarda la tradizione che vede la chiesa come luogo di sepoltura del famoso musicista veneziano Baldassare Galuppi, anche se non esistono lapidi commemorative a testimoniare questo fatto. Il campanile, integrato nella struttura della chiesa, presenta alla base una lapide in pietra bianca con un’iscrizione romana, collocata lì fin dal Cinquecento. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato di storia e fascino all’edificio. La posizione della chiesa, all’ingresso di Campo Santo Stefano e vicino al Ponte dell’Accademia, la rende facilmente accessibile e parte di un itinerario culturale che include altre importanti attrazioni veneziane. La chiesa è aperta al pubblico tutti i giorni, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare le sue meraviglie artistiche e di immergersi nella sua storia secolare.
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