Chiesa di Santa Maria Immacolata all'Esquilino
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Rione XV - Esquilino
La Chiesa di Santa Maria Immacolata all’Esquilino, situata nel rione Esquilino di Roma, è un esempio notevole di architettura neogotica. La sua costruzione, iniziata nel 1901, fu completata nel 1914 su progetto dell’architetto Antonio Curri. La chiesa fu consacrata dal cardinale Luigi Traglia il 21 aprile 1942.
L’esterno della chiesa è caratterizzato da una facciata in stile neogotico, fiancheggiata da due torri campanarie. Sopra il portale d’ingresso, un mosaico raffigura l’Immacolata avvolta in un mantello decorato da stelle. Questa iconografia sottolinea il carattere mariano della chiesa, dedicata a Santa Maria Immacolata.
L’interno della chiesa, strutturato secondo il modello delle navate con cappelle passanti, è arricchito da una copertura a volte a crociera costolonata gotica. Le pitture murali interne, realizzate “a secco” utilizzando leganti di tipo proteico, sono opera dell’architetto perugino Gina Baldracchini e della pittrice umbra Clelia Argentati. Queste decorazioni, che includono un cielo stellato di un intenso blu cobalto sull’intradosso delle volte, conferiscono all’interno un’atmosfera di grande suggestione.
Un aspetto interessante della chiesa è il sottotetto, utilizzato durante l’occupazione nazista di Roma nella Seconda guerra mondiale come nascondiglio per persone in fuga, tra cui ebrei. Questo spazio, illuminato da due finestre sul lato di Via Galilei, testimonia l’impegno dei frati Bigi nel proteggere i bisognosi durante un periodo di grande pericolo.
La chiesa è attualmente un luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano e, dal 2018, è anche una diaconia affidata al cardinale diacono Konrad Krajewski. La sua importanza storica e architettonica la rende un punto di riferimento significativo nel contesto religioso e culturale di Roma.
L’edificio accanto alla chiesa, che un tempo ospitava la sede della Congregazione dei Frati della Carità e una scuola gestita dai frati Bigi, è stato venduto a privati negli anni ’70 e trasformato in un hotel negli anni 2000. Questo cambiamento riflette le trasformazioni urbane e sociali che hanno interessato l’area nel corso del XX secolo.
Nel 2022, la chiesa è stata oggetto di un importante restauro, che ha incluso il rifacimento delle facciate e il ripristino del colore originario delle murature esterne. Questo intervento ha permesso di preservare e valorizzare l’aspetto architettonico neogotico della chiesa, rendendola ancora più attraente per i fedeli e i visitatori.
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