Chiesa di Santiago e San Giovanni Battista
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La Iglesia de Santiago y San Juan Bautista, situata nel cuore storico di Madrid, è un affascinante esempio di architettura e arte religiosa, con una storia che risale al Medioevo. La sua attuale forma architettonica, progettata da Juan Antonio Cuervo, fu completata nel 1811 per sostituire due chiese medievali: San Juan Bautista e Santiago. La decisione di demolire queste chiese per fare spazio al progetto urbanistico di Giuseppe Bonaparte, che voleva ampliare gli spazi attorno al Palazzo Reale, portò alla creazione di un nuovo luogo di culto che unisse le due parrocchie in una sola struttura.
La facciata della chiesa è un esempio sobrio di stile neoclassico, realizzato con materiali tradizionali madrileni come il mattone e il granito. I pilastri di ordine toscano, il friso decorato con triglifi e il frontone triangolare conferiscono all’edificio una semplicità elegante, mentre il rilievo sopra l’ingresso principale, raffigurante Santiago nella battaglia di Clavijo, aggiunge un elemento di drammaticità storica.
L’interno della chiesa è progettato con una pianta a croce greca irregolare e un ampio spazio centrale sormontato da una cupola senza tamburo. Questa configurazione architettonica crea un effetto di spazialità e luminosità che avvolge i visitatori, accentuato dai pilastri ionici che suddividono gli spazi. Il presbiterio semicircolare e le cappelle laterali ospitano una serie di opere d’arte di grande valore.
L’altare maggiore è adornato da una straordinaria pittura di Francisco Rizi che raffigura Santiago Matamoros. Questa opera è un capolavoro del barocco spagnolo, con il suo dinamismo e la vivacità delle figure. Accanto, un dipinto di Juan Carreño de Miranda raffigura il Battesimo di Cristo, un’altra testimonianza della grande tradizione artistica ospitata in questa chiesa.
Tra le sculture, si trovano opere notevoli come un San Juan niño, attribuito a Pedro Roldán, e una Virgen de la Esperanza di Francisco Bellver. Queste opere, insieme a numerosi affreschi e dipinti del XIX secolo di artisti come Mariano Salvador Maella e Francisco Bayeu, arricchiscono ulteriormente l’ambiente sacro.
La chiesa è anche sede della confraternita del Santo Entierro, una delle più antiche confraternite di Madrid, fondata nel 1412. Questa confraternita organizza processioni solenni durante la Settimana Santa, portando per le strade della città le immagini del Santo Entierro e della Virgen de los Siete Dolores, eventi che attirano migliaia di fedeli e turisti.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito numerosi restauri e modifiche per preservare la sua struttura e le sue opere d’arte. Tra i restauri più significativi, quelli diretti da Joaquín Rojí hanno garantito la stabilità dell’edificio e la conservazione delle sue decorazioni originali.
Un aneddoto interessante riguarda la campana della torre, che ha una storia curiosa. Si narra che la campana attuale fu fusa utilizzando il metallo delle campane delle chiese demolite di San Juan Bautista e Santiago, creando così un simbolo tangibile della fusione delle due parrocchie.
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