Chiesa Sant'Anna dei Lombardi

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La Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, conosciuta anche come Santa Maria di Monteoliveto, è un magnifico esempio di architettura rinascimentale toscana a Napoli. Fondata nel 1411 da Gurello Origlia, protonotario del re Ladislao di Durazzo, la chiesa fu inizialmente affidata ai padri olivetani. Il complesso, situato in Piazza Monteoliveto, è uno scrigno di capolavori artistici e testimonia il ricco patrimonio culturale di Napoli. La facciata della chiesa, sobria ed elegante, introduce a un interno sorprendente. La pianta della chiesa è a croce latina, con una navata centrale e diverse cappelle laterali che ospitano una serie di opere d’arte rinascimentali e barocche. L’altare maggiore, progettato da Giovan Domenico Vinaccia e realizzato da Bartolomeo e Pietro Ghetti nella seconda metà del XVII secolo, è un esempio di magnificenza barocca. Alle spalle dell’altare, la tribuna del 1591, opera di Giovan Battista Cavagna, è adornata da affreschi che narrano storie di San Benedetto.Tra le opere più rilevanti all’interno della chiesa, spicca il gruppo scultoreo del “Compianto sul Cristo morto” di Guido Mazzoni, un insieme di otto statue in terracotta che rappresentano con intensità drammatica il dolore dei presenti alla deposizione di Cristo. Questo capolavoro, situato nella Cappella del Santo Sepolcro, è uno degli esempi più significativi di scultura del Quattrocento.La Sacrestia del Vasari è un vero gioiello artistico. Affrescata da Giorgio Vasari nel 1544, la volta della sacrestia è decorata con allegorie delle virtù, disposte in un ciclo pittorico che rappresenta Fede, Eternità e Religione. Ogni campata è circondata da virtù e grottesche che aggiungono un tocco di raffinatezza e complessità simbolica. Le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, che incorniciano la sacrestia, contribuiscono a creare un ambiente di straordinaria bellezza e armonia.La Cappella Correale Mastrogiudice, costruita nel 1490, è un altro punto di interesse notevole. Realizzata da Gerolamo D’Auria, la cappella è caratterizzata dall’uso di marmi colorati e ospita il sepolcro della famiglia Correale. L’altare in marmo, opera di Benedetto da Maiano, include l’altorilievo dell’Annunciazione tra i Santi Giovanni Battista ed Evangelista e tondi con busti di Sibille, elementi che coniugano motivi pagani e cristiani. Sulla pala dell’altare, uno degli spiritelli è attribuito a un giovane Michelangelo Buonarroti, un dettaglio che aggiunge ulteriore prestigio alla cappella.La Cappella D’Avalos, con la sua volta a botte affrescata da Giovanni Antonio Ardito, è un altro esempio di splendore rinascimentale. Gli affreschi raffigurano storie del Nuovo e Antico Testamento, creando un ambiente ricco di significato spirituale e artistico.Il chiostro del complesso, ristrutturato da Giovanni Vincenzo Della Monaca e Giovan Battista Cavagna, offre uno spazio di pace e contemplazione. Le suore di clausura potevano godere della vista del mare e della città grazie ai cinque belvedere costruiti per rendere meno dura la loro reclusione. Al centro del chiostro, una fontana con il gruppo marmoreo di Cristo e la Samaritana al pozzo, attribuito a Matteo Bottiglieri, aggiunge un tocco di serenità e bellezza al luogo.
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