Ex Ospedale di San Paolo
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L’Ospedale di San Paolo, situato in Piazza Santa Maria Novella a Firenze, è un complesso monumentale di grande rilevanza storica e artistica. Fondato agli inizi del XIII secolo, intorno al 1208 o 1211, inizialmente serviva come ospizio per pellegrini, dedicato a San Paolo Apostolo. Il complesso, noto anche come Spedale di San Paolo dei Convalescenti, ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli, riflettendo i cambiamenti sociali e architettonici di Firenze.
Durante il Rinascimento, l’ospedale fu ampliato per migliorare i servizi offerti ai malati e ai pellegrini. Nel 1403, l’ospedale fu ristrutturato per accogliere i malati dimessi da altri ospedali fiorentini durante il periodo di convalescenza. Questo ampliamento e riorganizzazione si allineavano con le pratiche umanistiche dell’epoca, che miravano a migliorare le condizioni di vita dei malati.
Un elemento distintivo dell’ospedale è la loggia, realizzata nel XV secolo, che imita lo stile delle opere di Brunelleschi. La loggia, con le sue dieci arcate sostenute da colonne e pilastri, è decorata con tondi di terracotta invetriata, opere di Andrea della Robbia, raffiguranti santi legati al mondo francescano. Questi tondi sono un esempio magnifico dell’arte rinascimentale e aggiungono un valore artistico significativo alla struttura. La facciata della loggia era originariamente decorata con un finto graffito, un elemento decorativo rimosso durante un intervento di restauro all’inizio del XX secolo, volto a ripristinare l’aspetto originario dell’edificio.
Nel corso dei secoli, l’ospedale ha continuato a evolversi. Durante l’occupazione nazista, dal settembre 1943 al luglio 1944, i locali furono requisiti dalle truppe naziste e utilizzati come luogo di raccolta delle vittime dei rastrellamenti prima della deportazione in Germania. Questo periodo buio è un capitolo significativo della storia dell’ospedale e della città di Firenze.
Nel XX secolo, il complesso subì ulteriori modifiche e restauri. Negli anni ’50, la struttura fu interessata da interventi di restauro, e nel 1967 il loggiato fu ripristinato. Dopo la chiusura delle Scuole Leopoldine nel 1976, il complesso fu destinato a vari usi, tra cui una scuola elementare che però non venne mai realizzata a causa di difficoltà organizzative. Un intervento di ripristino e adeguamento della struttura fu attuato tra il 1998 e il 2000, con il progetto dell’architetto Patrizia Moreno e la direzione dei lavori dell’architetto Marco Baldini.
Nel 2006, una parte del complesso fu destinata a ospitare il Museo Alinari della Fotografia, che però chiuse nel 2014. Successivamente, un’altra parte dell’ospedale fu trasformata nel Museo Novecento, inaugurato nel 2014, che espone opere d’arte del XX secolo, con particolare attenzione agli artisti italiani.
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