Giardino Giusti (Verona)

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Il Giardino Giusti di Verona è uno dei più affascinanti esempi di giardino all’italiana del Rinascimento. Situato nel quartiere di Veronetta, questo giardino rappresenta un capolavoro di armonia tra natura, arte e architettura. Creato nella seconda metà del XVI secolo per volere del conte Agostino Giusti, il giardino ha mantenuto intatto il suo fascino nel corso dei secoli, diventando una tappa obbligata per i visitatori di Verona. La storia del Giardino Giusti è strettamente legata alla famiglia Giusti, originaria della Toscana, che si trasferì a Verona nel XIII secolo per dedicarsi all’industria della tintura della lana. Fu Agostino Giusti, Cavaliere della Repubblica Veneta e Gentiluomo del Granduca di Toscana, a trasformare i terreni dietro il palazzo di famiglia in un giardino meraviglioso, ispirato ai giardini medicei fiorentini. Agostino, uomo di cultura e amante delle arti, volle creare un luogo che rispecchiasse la magnificenza e la bellezza del Rinascimento italiano​. L’ingresso al giardino avviene attraverso un ampio portale situato di fronte al Palazzo Giusti, un edificio cinquecentesco nato dall’accorpamento di vari piccoli fabbricati usati per l’attività laniera della famiglia. Dal portale si accede a un lungo viale di cipressi che conduce il visitatore attraverso un paesaggio incantevole di aiuole fiorite, statue rinascimentali e pergolati. Questo viale culmina in un belvedere sovrastato da un mascherone scolpito nella roccia, attribuito a Bartolomeo Ridolfi, da cui un tempo fuoriuscivano lingue di fuoco e fumo per impressionare i visitatori​. Uno degli elementi più affascinanti del Giardino Giusti è il labirinto di siepi, considerato uno dei più antichi d’Europa. Ridisegnato da Luigi Trezza nel 1786, il labirinto offre un’esperienza divertente e suggestiva, permettendo ai visitatori di perdersi tra i suoi intricati percorsi e riscoprire il piacere della scoperta. Questo spazio è pensato per offrire un rifugio fresco e tranquillo, dove i visitatori possono ritirarsi e godere della bellezza naturale in un ambiente intimo e suggestivo​. Il giardino è arricchito da numerose statue, opera dello scultore Bernardino Ridolfi, genero di Falconetto e collaboratore di Palladio. Queste statue, insieme alle altre decorazioni architettoniche come le serre per gli agrumi e le epigrafi latine nell’androne del palazzo, contribuiscono a creare un ambiente di straordinaria bellezza e raffinatezza. Tra le statue più significative vi sono quelle che rappresentano figure mitologiche e allegoriche, che conferiscono al giardino un’atmosfera magica e senza tempo​. Dal punto di vista storico, il Giardino Giusti ha ospitato numerosi visitatori illustri nel corso dei secoli. Durante il periodo del Grand Tour, divenne una tappa obbligata per intellettuali e nobili europei in viaggio attraverso l’Italia. Uno dei visitatori più celebri fu Johann Wolfgang von Goethe, che nel 1786 ammirò il giardino e il suo maestoso cipresso, citandolo nel suo “Viaggio in Italia”. Purtroppo, questo storico cipresso, vecchio di oltre seicento anni, è stato abbattuto durante un nubifragio nel 2020, ma il suo ricordo vive nelle parole di Goethe e nelle memorie dei visitatori​. Il Giardino Giusti è stato progettato per offrire un’esperienza sensoriale completa, dove ogni angolo è pensato per stupire e deliziare. Dai suoi punti più alti, il giardino offre una delle più belle vedute panoramiche su Verona, permettendo ai visitatori di godere di una vista mozzafiato sulla città e sui suoi monumenti storici. Questa prospettiva unica rende il Giardino Giusti un luogo ideale per contemplare la bellezza di Verona e riflettere sulla sua ricca storia​. Il giardino è anche famoso per la sua grotta artificiale, scavata nel tufo e decorata con colonne e travature che le conferiscono l’aspetto di un tempietto greco. Originariamente, la grotta era rivestita di specchi, conchiglie, coralli e mosaici, e arricchita da giochi d’acqua che aggiungevano un elemento di sorpresa e meraviglia. Questo spazio era pensato per offrire un rifugio fresco e tranquillo, dove i visitatori potevano ritirarsi e godere della bellezza naturale in un ambiente intimo e suggestivo​.
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