Loggia del Consiglio (Verona)
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La Loggia del Consiglio, situata in Piazza dei Signori a Verona, è un magnifico esempio di architettura rinascimentale e un simbolo del potere civico della città. Costruita tra il 1476 e il 1493 per volere del Comune di Verona, la loggia fu progettata per ospitare le riunioni del Consiglio cittadino. Questo edificio rappresenta un’importante testimonianza dell’epoca in cui Verona cercava di affermare la propria autonomia e identità culturale, nonostante fosse sotto il dominio della Repubblica di Venezia dal 1405.
La loggia è comunemente chiamata “Loggia di Fra’ Giocondo” per una tradizione erronea che attribuiva il progetto all’architetto e umanista veronese Giovanni Giocondo. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che la paternità dell’opera è incerta e potrebbe essere il risultato del lavoro di più architetti e artigiani dell’epoca.
La facciata della Loggia del Consiglio è un capolavoro di equilibrio e armonia, con un portico a otto arcate a tutto sesto sostenute da colonne marmoree. Sul piano nobile, si aprono quattro ampie bifore decorate con frontoni e paraste scolpite. La parte superiore dell’edificio è coronata da statue di illustri personaggi della Verona romana: Catullo, Plinio il Vecchio, Emilio Macro, Vitruvio e Cornelio Nepote, realizzate da Alberto da Milano. Queste statue non solo celebrano il glorioso passato romano della città, ma simboleggiano anche l’orgoglio civico e la cultura umanistica che caratterizzava Verona nel Rinascimento.
L’interno della loggia, purtroppo non sempre accessibile al pubblico, ospita una serie di affreschi e dipinti commissionati dal Consiglio cittadino nel corso dei secoli. Tra le opere più significative vi sono la “Madonna col Bambino che riceve l’omaggio di Verona” di Bernardino India e Orlando Flacco, e la “Dedizione di Verona a Venezia” di Jacopo Ligozzi, che celebrano momenti cruciali della storia veronese. Altri dipinti, come quelli di Paolo Farinati, Orazio Farinati e Pasquale Ottino, raffigurano battaglie e eventi storici, contribuendo a creare un ambiente di grande valore simbolico e artistico.
Nel corso dell’Ottocento, la loggia fu temporaneamente adibita a pinacoteca civica e subì importanti lavori di restauro. Tra il 1820 e il 1838, e poi ancora tra il 1870 e il 1874, furono rifatti pavimenti, soffitti e decorazioni pittoriche, e l’edificio fu arricchito con medaglioni e busti celebrativi di celebri veronesi. Questi interventi hanno contribuito a preservare l’edificio e a valorizzarlo come testimonianza della storia e della cultura veronese.
Oggi, la Loggia del Consiglio è sede delle riunioni del Consiglio provinciale e ospita manifestazioni culturali. Sull’arco che collega la loggia alla vicina Casa della Pietà, ricostruita nel 1490, si trova la statua di Girolamo Fracastoro, grande medico, poeta e astronomo veronese, scolpita nel 1559 da Danese Cattaneo. Questo dettaglio architettonico aggiunge ulteriore fascino e significato storico alla loggia, che continua a essere un punto di riferimento per la vita civica e culturale di Verona.
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