Museo della Radio e della Televisione
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Il Museo della Radio e della Televisione di Verona offre ai visitatori un’esperienza immersiva nel mondo della comunicazione e della tecnologia, raccontando la storia dell’evoluzione radiofonica e televisiva attraverso una collezione ricca e variegata. Situato nel centro storico di Verona, il museo è un punto di riferimento per chi è interessato alla storia dei media e alla loro influenza sulla società.
Il museo nasce nel 1999 grazie alla collezione privata di Alberto Chiantera, un appassionato di radio d’epoca. Nel corso degli anni, il museo si è trasformato, diventando non solo un luogo di esposizione, ma anche un centro culturale dinamico e interattivo. Attualmente diretto dal figlio Francesco Chiantera, il museo ha ampliato la sua collezione includendo apparecchi radio e televisivi di design degli anni ’70 e ’80, sottolineando l’importanza culturale e artistica di questi strumenti.
Una delle attrazioni principali del museo è la vasta gamma di radio d’epoca, che vanno dai primi modelli a valvole fino ai più moderni dispositivi elettronici. Tra i pezzi più preziosi vi è l’antenna originale del panfilo Elettra, dal quale Guglielmo Marconi inviò il primo segnale radio transatlantico. Questo pezzo non solo rappresenta un momento cruciale nella storia della tecnologia, ma è anche un simbolo del genio innovativo di Marconi, riconosciuto a livello mondiale.
Il percorso espositivo del museo è diviso in diverse sezioni che illustrano l’evoluzione della tecnologia della comunicazione. Una delle prime sezioni è dedicata alle prime forme di comunicazione a distanza, come il telegrafo e il telefono, fino alle onde hertziane e al detector di Marconi. Questa sezione permette ai visitatori di comprendere le basi scientifiche che hanno portato allo sviluppo della radio e della televisione.
Un’altra sezione significativa del museo è quella dedicata alla storia della radio. Qui, i visitatori possono vedere modelli di radio che vanno dagli eleganti apparecchi degli anni ’30 alle simpatiche radio pubblicitarie di fine secolo. Questa parte del museo non solo mostra l’evoluzione tecnica degli apparecchi, ma anche come la radio abbia influenzato la cultura e la società del XX secolo.
La sezione sulla televisione racconta l’evoluzione di questo mezzo di comunicazione dalle sue origini meccaniche con la TV di John Logie Baird nel 1928, fino allo sviluppo della televisione elettronica, prima in bianco e nero e poi a colori. I visitatori possono vedere i primi prototipi di televisori, gli arredi originali di storici programmi Rai come “Rischiatutto” e “Portobello”, e i costumi di scena di celebri personaggi della televisione italiana come Raffaella Carrà e Mike Bongiorno. Questa sezione evidenzia come la televisione abbia trasformato il modo in cui le persone ricevono informazioni e intrattenimento.
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