Museo Grobet-Labadié (Marsiglia)

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Il Musée Grobet-Labadié di Marsiglia è un affascinante scrigno di arte e storia situato in un palazzo del XIX secolo. Questo museo, meno conosciuto rispetto ad altre istituzioni cittadine, offre ai visitatori un’intima e coinvolgente esperienza con una collezione unica di oggetti d’arte, mobili, arazzi, strumenti musicali e opere di maestri rinomati. La storia del museo è strettamente legata alla famiglia Grobet, i cui membri furono appassionati collezionisti e mecenati. Il palazzo che ospita il museo fu costruito nel 1873 da Alexandre Labadié, un avvocato e politico di spicco. Alla sua morte, l’edificio passò alla figlia, Marie Grobet, che insieme al marito Louis Grobet, ampliò la collezione di famiglia. Nel 1919, Marie Grobet decise di donare il palazzo e la collezione alla città di Marsiglia, con la condizione che la casa venisse trasformata in un museo pubblico. Il Musée Grobet-Labadié aprì ufficialmente le sue porte nel 1925. L’ambientazione del museo è particolarmente suggestiva. Ogni stanza del palazzo è arredata in stile con l’epoca in cui fu abitata, creando un’atmosfera che permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Le sale sono arricchite da splendidi mobili d’epoca, arazzi e opere d’arte che spaziano dal Rinascimento al XIX secolo. Questa disposizione non solo valorizza i singoli oggetti, ma offre anche uno spaccato della vita quotidiana della borghesia marsigliese dell’epoca. La collezione del Musée Grobet-Labadié è eccezionalmente varia e ricca. Tra i pezzi più pregiati si trovano dipinti di maestri come Pieter Brueghel il Giovane e David Teniers il Giovane, oltre a opere di artisti francesi del XVIII e XIX secolo come Hubert Robert e François Boucher. Questi dipinti, insieme a una vasta gamma di sculture, ceramiche e vetri artistici, offrono una panoramica dell’arte europea attraverso i secoli. Un altro aspetto affascinante della collezione è rappresentato dagli strumenti musicali. Il museo possiede una straordinaria raccolta di strumenti antichi, tra cui clavicembali, spinette e violini, molti dei quali decorati con intricati intarsi e dipinti. Questi strumenti non solo testimoniano la maestria degli artigiani che li hanno creati, ma offrono anche un’idea delle pratiche musicali e dell’importanza della musica nella vita quotidiana delle classi agiate. Gli arazzi e le tappezzerie del museo sono altrettanto notevoli. Questi tessuti, spesso di dimensioni monumentali, raffigurano scene mitologiche, storiche e pastorali, e sono realizzati con una perizia tecnica che lascia senza fiato. I colori vivaci e i dettagli minuti rendono ogni pezzo un’opera d’arte a sé stante, capace di raccontare storie e miti con una vividezza sorprendente. Un aneddoto interessante riguarda la donazione stessa del museo. Marie Grobet, in linea con la tradizione filantropica della sua famiglia, decise di donare la sua casa e la collezione alla città per garantire che le opere d’arte e gli oggetti raccolti potessero essere goduti da un pubblico più ampio e non rimanessero chiusi in un contesto privato. Questo gesto di generosità ha permesso a generazioni di visitatori di avvicinarsi alla cultura e all’arte in un contesto unico.
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