Museo Miniscalchi-Erizzo (Verona)
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Il Museo Miniscalchi-Erizzo di Verona è un gioiello nascosto nel cuore del centro storico della città, situato tra Piazza delle Erbe e il Duomo. Ospitato in un edificio tardo-gotico unico nel contesto urbano veronese, il museo offre un’affascinante immersione nella storia e nell’arte, attraverso le collezioni accumulate dalla famiglia Miniscalchi-Erizzo nel corso dei secoli.
La famiglia Miniscalchi giunse a Verona dal territorio bergamasco durante la dominazione viscontea della città (1387-1404). Zaninus Mereschalchus, capostipite del ramo veronese, ottenne la cittadinanza nel 1409. I Miniscalchi, originariamente mercanti, riuscirono a integrarsi nell’aristocrazia veronese, raggiungendo una significativa posizione sociale e politica entro una generazione. Nel 1425, ottennero il rango di nobiltà e furono ammessi al nobile Consiglio di Verona. Stabilitisi in Via San Mammaso, costruirono il palazzo che oggi ospita il museo.
Il museo si sviluppa in quattro sale dell’atrio e quindici stanze del primo piano, ognuna caratterizzata da collezioni specifiche che comprendono piccoli bronzi del Rinascimento, disegni di maestri del Cinquecento, raccolte archeologiche, armi e armature rinascimentali, arte sacra, arredi del Settecento veneto, vetri antichi, avori, maioliche e porcellane. La disposizione dei reperti segue criteri museologici moderni, arricchiti dalla presenza di dipinti e mobili antichi della dimora familiare, creando un ambiente suggestivo che riflette il gusto e la raffinatezza della nobiltà veronese.
Un elemento di grande rilevanza all’interno del museo è la Wunderkammer di Francesco Calzolari, la più antica d’Europa, che offre uno sguardo affascinante sulla curiosità scientifica e la collezionistica del XVI secolo. Inoltre, la biblioteca antica e la cappella domestica completano e arricchiscono il percorso museale, offrendo un quadro completo della vita quotidiana e culturale dei Miniscalchi-Erizzo.
L’influenza della famiglia si estende oltre la città di Verona. Marcantonio Miniscalchi sposò Teresa Moscardo nel 1785, unendo due delle più importanti famiglie nobiliari della regione. Teresa era figlia di Ludovico Moscardo, un noto studioso veronese, e portò in dote la maggior parte delle collezioni artistiche, scientifiche e naturalistiche accumulate da suo padre nel proprio museo domestico. Queste collezioni costituiscono oggi il nucleo principale del museo.
Il museo ospita anche un’importante raccolta di vetri di Murano del XVI e XVII secolo, tele di Alessandro Longhi e Sebastiano Bombelli, e una parte significativa dell’archivio di famiglia, che offre una preziosa testimonianza della storia sociale e politica di Verona e del Veneto. Il museo dispone di tre sale al piano terra riservate a mostre temporanee e una sala conferenze al secondo piano, dimostrando così un impegno continuo nella promozione culturale e nella divulgazione del patrimonio storico.
Il Palazzo Miniscalchi stesso è un capolavoro architettonico, con una facciata che presenta tre livelli distinti, caratterizzata da un maestoso portale ad arco sguanciato in marmo locale. Questa architettura riflette la transizione dal gotico al rinascimento, integrando elementi decorativi che richiamano entrambi gli stili. All’interno, lo scalone d’accesso e le sale decorate offrono uno sguardo sulla vita nobile del passato, con arredi che rispecchiano il gusto raffinato e la ricchezza della famiglia.
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