Museo Taurino di Madrid
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Il Museo Taurino di Madrid, situato all’interno della storica Plaza de Toros de Las Ventas, è un’istituzione dedicata alla preservazione e alla celebrazione della tradizione della corrida, una delle pratiche culturali più emblematiche della Spagna. Fondato nel 1951, il museo offre una visione affascinante del mondo della tauromachia attraverso una vasta collezione di oggetti storici, costumi, opere d’arte e documenti.
Il museo si trova nel Patio de Caballos, una posizione significativa che permette ai visitatori di immergersi immediatamente nell’atmosfera della plaza, la più grande arena di corrida di Spagna, inaugurata nel 1931. Il museo è stato sottoposto a diverse ristrutturazioni e ampliamenti, con l’ultima modernizzazione avvenuta nel 2019, che ha visto l’introduzione di una sala immersiva unica nel suo genere per un’arena taurina in Spagna. Questa sala utilizza tecnologie audiovisive avanzate per trasportare i visitatori in diverse ambientazioni legate al mondo della corrida, come una giornata in una ganaderia o una corrida nella stessa Plaza de Las Ventas.
La collezione del Museo Taurino è straordinariamente ricca e diversificata. Uno degli elementi più affascinanti è la raccolta di “trajes de luces”, i costumi da torero, che testimoniano l’evoluzione dell’abbigliamento taurino dal XIX secolo ai giorni nostri. Tra i pezzi più antichi e significativi c’è il gilet indossato da José Rodríguez “Pepete” quando fu ferito mortalmente dal toro Jocinero de Miura, e il capote di passeggio blu riccamente ricamato in oro del matador basco Luis Mazzantini. Altri pezzi notevoli includono il vestito rosa pallido e oro che Manolete indossava il giorno della sua morte a Linares nel 1947, e l’abbigliamento completo di Juanita Cruz, la prima donna a ottenere l’alternativa come torera, un set unico che testimonia la sua straordinaria carriera. Il museo non si limita a esporre costumi, ma comprende anche una vasta gamma di oggetti legati alla corrida. Tra questi ci sono capotes, monteras, rapiers, e banderillas, ciascuno con una propria storia e significato nel contesto della tauromachia. I visitatori possono ammirare anche le teste di tori celebri che hanno lasciato un segno nella storia delle corride, come quella del toro “Perdigón,” che ferì mortalmente Manuel García “El Espartero” nel 1894, e “Burlero,” che uccise il torero José Cubero “Yiyo”.
Un’altra sezione importante del museo è dedicata ai manifesti delle corride, che non solo annunciano gli eventi, ma rappresentano anche una forma d’arte. I manifesti esposti offrono uno sguardo sulla storia della grafica pubblicitaria della corrida e includono esempi storici significativi, come quello della corrida inaugurale di Las Ventas del 17 giugno 1931.
Il museo ospita anche una collezione di opere d’arte, tra cui dipinti e incisioni che ritraggono scene di corride e figure emblematiche del mondo taurino. Particolarmente rilevanti sono le incisioni di Francisco Goya, che offrono una critica sociale e un’interpretazione artistica della corrida, evidenziando sia la gloria che la crudeltà di questa pratica. La funzione del Museo Taurino va oltre l’esposizione di oggetti storici; è un luogo di educazione e di riflessione sulla cultura spagnola. Attraverso visite guidate, mostre temporanee e attività educative, il museo mira a promuovere una comprensione approfondita della corrida, esplorando le sue radici storiche, il suo significato sociale e le controversie che la circondano.
Il museo offre anche un’esperienza educativa che spiega la vita dei tori nelle ganaderias, le aziende agricole dove vengono allevati, illustrando il rapporto complesso tra uomo e animale in questo contesto culturale. Queste iniziative educative sono cruciali per una comprensione completa del fenomeno della tauromachia, che continua a essere un tema di acceso dibattito in Spagna e nel mondo.
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