Museo Van Gogh (Amsterdam)
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Il Museo Van Gogh, situato nel cuore di Amsterdam nella celebre Museumplein, è una delle principali attrazioni culturali della città, dedicata alla vita e all’opera del celebre pittore Vincent van Gogh. Inaugurato il 2 giugno 1973, il museo è stato progettato dall’architetto olandese Gerrit Rietveld, esponente del movimento De Stijl, con un ampliamento realizzato nel 1999 dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa.
Il museo ospita la più grande collezione di opere di Van Gogh al mondo, con oltre 200 dipinti, 400 disegni e 700 lettere. La collezione è organizzata in modo da seguire cronologicamente le diverse fasi artistiche dell’artista, offrendo ai visitatori un’immersione completa nella sua evoluzione stilistica e personale. Tra le opere più iconiche esposte figurano “I Girasoli”, “La Camera da Letto”, “I Mangiatori di Patate” e “Il Campo di Grano con Corvi”.
Il percorso espositivo non si limita a mostrare i capolavori di Van Gogh, ma approfondisce anche il contesto storico e personale dell’artista, inclusa la sua complessa relazione con il fratello Theo, il suo unico sostegno morale ed economico. La narrazione museale si arricchisce delle lettere di Vincent, che offrono uno sguardo intimo sulle sue lotte interiori e sul suo instancabile desiderio di migliorarsi come pittore.
Il museo ha subito diverse ristrutturazioni per migliorare l’esperienza dei visitatori e per preservare le opere d’arte. Una significativa ristrutturazione si è svolta tra il 1998 e il 1999, con l’aggiunta della nuova ala espositiva progettata da Kurokawa, e un ulteriore aggiornamento è avvenuto nel 2012. Durante questa chiusura temporanea, una selezione delle opere è stata esposta al Museo H’ART.
Un evento notevole nella storia del museo è stato il ritrovamento nel 2013 di un dipinto perduto di Van Gogh, “Tramonto a Montmajour”, scoperto in una soffitta norvegese e riconosciuto come autentico grazie alla descrizione dettagliata trovata in una lettera dell’artista a Theo.
Il museo ha anche vissuto momenti drammatici, come il furto di venti dipinti nel 1991, tra cui “I Mangiatori di Patate”. Fortunatamente, le opere furono recuperate poco dopo, anche se alcune furono danneggiate. Nel 2002, altre due opere, “La Congregazione che lascia la Chiesa Riformata di Nuenen” e “Vista del Mare a Scheveningen”, furono rubate e ritrovate solo nel 2016 in Italia. La visita al museo è arricchita da strumenti interattivi e risorse educative, inclusi tour guidati e un’audioguida disponibile in diverse lingue, che permettono ai visitatori di esplorare la collezione a proprio ritmo. Il museo dispone anche di un negozio di souvenir e di un caffè, offrendo un’esperienza culturale completa.
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