Novocomum-Como
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Benvenuti a Novocomum, un affascinante esempio di architettura moderna situato a Como, una città storica che affacciata sul lago di Como ha saputo coniugare tradizione e innovazione. Realizzato tra il 1927 e il 1929 dall’architetto Giuseppe Terragni, questo complesso residenziale rappresenta un punto di riferimento per il Movimento Moderno in Italia. Con il suo linguaggio architettonico audace e le sue forme geometriche, Novocomum è noto per la sua capacità di fondere funzionalità e estetica, riflettendo il clima culturale e artistico di un’epoca in rapido cambiamento. Oggi, Novocomum non è solo un luogo da visitare, ma un simbolo di un’epoca che ha segnato profondamente l’identità non solo di Como, ma dell’architettura moderna nel suo complesso. Per comprendere pienamente Novocomum, è utile fare un passo indietro nel tempo. Gli anni Venti del Novecento segnarono in Italia un periodo di grande fermento culturale, in cui si stava formando un nuovo linguaggio architettonico che si allontanava dai canoni tradizionali. Come molte altre città europee, anche Como desiderava espandersi e rinnovarsi, e in questo contesto si inserisce il progetto di Terragni. Il progetto di Novocomum venne commissionato dalla Società Edilizia Comense, fondata da un gruppo di imprenditori locali. Il complesso è composto da tre corpi di fabbrica e presenta una facciata caratteristica, adornata da ampie terrazze e finestre a nastro, che conferiscono al tutto un aspetto di leggerezza ed eleganza. La scelta di Terragni di utilizzare il cemento armato come materiale principale, unitamente alla progettazione di spazi funzionali e luminosi, rappresenta una vera e propria innovazione per l’epoca. Nel 1945, l’edificio subì danni a causa della Seconda Guerra Mondiale, ma grazie a vari restauri nel corso degli anni, Novocomum è stato conservato e valorizzato. Potete notare in certe zone del complesso, come i balconi e le terrazze, le riparazioni e le modifiche che sono state apportate affinché il progetto originale rimanesse visibile, rispettando l’idea di fondo di Terragni. Negli anni, questo edificio ha vissuto anche periodi di abbandono e degrado, ma è stato oggetto di attenzione da parte di storici dell’arte e architetti, i quali hanno contribuito a promoverne il valore. Dal 2006, è stato riconosciuto come uno dei beni di interesse storico ed architettonico. La sua importanza non risiede solo nella sua bellezza, ma nella sua rappresentazione di un cambio di paradigma nell’architettura residenziale. Appena ci si avvicina a Novocomum, la prima cosa che colpisce è la facciata. Il bianco del cemento armato, levigato e lucido, risalta sotto la luce del sole e invita a esplorare. Le linee nette e le forme geometriche sono tipiche del Razionalismo, un movimento che aspira a un’architettura pura, senza ornamenti e superflui. Proseguendo, notiamo l’ingresso principale, caratterizzato da un grande portico. Questo spazio di transizione segna il passaggio dall’esterno all’interno, e Terregni fece in modo che fosse ampio e accogliente, simbolo della funzionalità e dell’accessibilità. Entrando nel complesso, si possono apprezzare gli interni: le stanze sono progettate con una disposizione razionale e funzionale. Caratteristiche come grandi finestre permettono l’ingresso di luce naturale, creando ambienti luminosi e ariosi. Ogni appartamento è concepito con finiture di alta qualità, riflettendo un’idea di abitare moderno. Spostandosi verso i piani superiori, ci si può soffermare sulle terrazze: qui, la vista del lago di Como e delle montagne circostanti cattura l’attenzione. Il panorama create un contrasto suggestivo con l’architettura contemporanea, sottolineando la simbiosi tra natura e attività umana. Questo è uno degli aspetti che fa di Novocomum un luogo unico nel suo genere. Un elemento straordinario da osservare è il gioco dei volumi. La composizione volumetrica dell’edificio, che si articola su tre livelli, offre un senso di dinamismo. Gli spazi non sono solo orizzontali, ma anche verticali, richiamando un’idea di modernità che sfida le convenzioni architettoniche tradizionali. Infine, non dimenticate di osservare i dettagli architettonici, come i balconi e i corrimano. Questi piccoli elementi, apparentemente secondari, rivelano la cura del progetto di Terragni e il suo desiderio di creare un’architettura che fosse non solo funzionale, ma anche esteticamente piacevole. Novocomum si colloca nel quartiere di Como, un’area caratterizzata da contrasti tra il vecchio e il nuovo, dove l’architettura contemporanea si inserisce in un contesto ricco di storia. Questo è un luogo in cui si possono esplorare numerose altre attrazioni. A pochi passi da Novocomum, troviamo il Tempio Voltiano, dedicato ad Alessandro Volta, che celebra l’ingegno scientifico e offre scoperte sulla storia della scienza e della tecnologia. Un altro luogo interessante è Villa Olmo, un palazzo neoclassico affacciato sul lago, che ospita mostre e eventi culturali. Questo giardino all’italiana è ideale per una passeggiata dopo aver visitato Novocomum, facendo così un collegamento fra l’architettura moderna e le strutture più storiche della città. Un fatto interessante riguarda la scelta del nome “Novocomum”. Questo termine non è casuale, ma si riallaccia al nome antico di Como, “Commum”. Inoltre, Giuseppe Terragni, nel progettare questo edificio, si ispirò a principi del Bauhaus, una scuola di architettura e design tedesca che mirava a unire arte e tecnica. Inoltre, l’uso del cemento armato non era così comune all’epoca. Terragni fu un pioniere nell’impiego di questo materiale in architettura residenziale e contribuì a farlo diventare una scelta riconosciuta e apprezzata in ambito costruttivo, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. In conclusione, Novocomum rappresenta un invito a riflettere sul dialogo tra architettura e contesto, storicità e modernità. Non perdete l’opportunità di esplorare anche i luoghi vicini, come il Tempio Voltiano e Villa Olmo, per un’esperienza completa di scoperta della bellezza di Como e della sua eredità culturale. Buona visita!
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