Palazzo Castiglioni (Milano)

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Palazzo Castiglioni, situato in Corso Venezia 47 a Milano, è uno dei più celebri esempi di architettura liberty in Italia, progettato dall’architetto Giuseppe Sommaruga tra il 1901 e il 1904. Commissionato dall’imprenditore Ermenegildo Castiglioni, l’edificio rappresenta una sfida ai canoni estetici dell’epoca e un manifesto del nuovo stile, caratterizzato dall’uso di materiali pregiati e da decorazioni elaborate che miravano a creare un’opera d’arte totale. La facciata principale del palazzo, che si affaccia su Corso Venezia, è un’opera maestosa che ha suscitato scalpore sin dalla sua inaugurazione. Originariamente, sopra il portale d’ingresso erano poste due statue di figure femminili scolpite da Ernesto Bazzaro, che rappresentavano la pace e l’industria. Tuttavia, queste statue furono presto rimosse a causa delle critiche pubbliche che le ritenevano eccessivamente provocanti. Questo episodio valse al palazzo il soprannome popolare di “Ca’ di ciapp” (Casa delle chiappe), in riferimento alla nudità delle sculture.Il progetto di Sommaruga per Palazzo Castiglioni mirava a rompere con la tradizione e a introdurre elementi innovativi. La facciata, con il suo basamento in bugnato grezzo e le decorazioni in stucco ispirate al Settecento, rappresenta un audace esempio di commistione tra antico e moderno. L’uso di materiali come il granito rosa per le colonne ioniche e l’attenzione ai dettagli artigianali sono emblematici dell’approccio liberty, che vedeva l’architettura come un’arte integrata.All’interno, il palazzo non era meno impressionante. Lo scalone monumentale, decorato con ferri battuti e lampade di Alessandro Mazzucotelli, conduceva ai piani superiori, dove si trovavano le stanze principali affacciate sul cortile d’onore. Gli interni, purtroppo, subirono gravi danni durante l’occupazione delle truppe americane nel 1945, che distrussero gran parte degli arredi utilizzandoli come legna da ardere.Nel 1967, a causa degli elevati costi di manutenzione, gli eredi della famiglia Castiglioni vendettero il palazzo all’Unione del Commercio, che lo trasformò in uffici mantenendo solo alcune delle sue caratteristiche originali, come l’ingresso, lo scalone e alcune sale al piano nobile. Questo intervento suscitò polemiche, soprattutto da parte di studiosi del liberty come Rossana Bossaglia, che chiedevano di destinare l’edificio a museo.Il contesto storico in cui Palazzo Castiglioni fu costruito è cruciale per comprendere la sua importanza. Agli inizi del Novecento, Milano era in piena trasformazione industriale e urbanistica, e il liberty rappresentava il desiderio di modernità e progresso. Tuttavia, la società milanese dell’epoca era ancora fortemente conservatrice, e l’audacia del progetto di Sommaruga non fu immediatamente compresa né accettata.Oggi, Palazzo Castiglioni è riconosciuto come un capolavoro dell’architettura liberty e un simbolo dell’innovazione artistica di Milano. La sua storia riflette le tensioni e i cambiamenti di un’epoca cruciale per la città, e la sua conservazione rappresenta un tributo all’ingegno e alla creatività del suo progettista.L’importanza di Palazzo Castiglioni va oltre la sua architettura. Esso è un testimone della Milano di inizio Novecento, una città in bilico tra tradizione e modernità, tra conservatorismo e progresso. La vicenda delle statue rimosse e la successiva trasformazione dell’edificio raccontano una storia di contrasti e controversie, ma anche di un’irresistibile spinta verso il nuovo.
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