Palazzo Cisterna (Torino)
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Il Palazzo Cisterna, noto anche come Palazzo dal Pozzo della Cisterna, è uno dei gioielli architettonici di Torino, situato in via Maria Vittoria 12. Costruito a partire dal 1675 per volere della famiglia dei conti Ripa di Giaglione, il progetto iniziale è attribuito agli architetti Antonio Maurizio Valperga o suo fratello Andrea. Successivamente, il palazzo divenne proprietà dei principi Dal Pozzo della Cisterna, che ne commissionarono una significativa ristrutturazione tra il 1773 e il 1787, affidata all’architetto Francesco Valeriano Dellala di Beinasco. Questo intervento conferì al palazzo l’aspetto barocco che ancora oggi lo caratterizza, con una facciata ridisegnata e interni arricchiti da opere di artisti rinomati dell’epoca.
Un evento importante nella storia del palazzo fu il matrimonio di Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna con Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II, avvenuto nel 1867. Questo matrimonio segnò l’ingresso del palazzo nella sfera dei Savoia, portando ulteriori modifiche e abbellimenti. Gli interni furono decorati da artisti come Francesco Gonin e Domenico Ferri, che contribuirono a rendere il palazzo un luogo di grande eleganza e prestigio.
Nel 1940, il palazzo fu acquistato dalla Provincia di Torino, che affidò all’architetto Giovanni Chevalley un’importante ristrutturazione, terminata nel 1945. Da allora, Palazzo Cisterna è diventato la sede della Provincia di Torino, e successivamente della Città Metropolitana di Torino. Questo cambio di proprietà ha permesso di preservare il palazzo e di adattarlo a nuove funzioni pubbliche, pur mantenendo intatti gli elementi storici e artistici che lo rendono unico.
Visitare Palazzo Cisterna significa immergersi in un ambiente ricco di storia e di arte. Tra i suoi spazi più affascinanti vi è lo Scalone d’Onore, una maestosa scala che rappresenta uno degli elementi architettonici più impressionanti del palazzo. La Quadreria, la Sala dei Tondi De Ferrari, la Sala Giunta e lo Studio del Duca, oggi lo studio del Presidente della Città Metropolitana, sono solo alcune delle sale che conservano arredi e decorazioni originali di grande valore artistico.
Il giardino del palazzo, risalente al 1673, ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli, mantenendo tuttavia il suo fascino storico. La disposizione attuale, con l’aiuola centrale ellittica e la fontana, risale al 1859 e rappresenta un esempio di giardino all’italiana, con aiuole geometriche divise da sentieri.
Un dettaglio interessante riguarda le vicende belliche che coinvolsero il palazzo durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante i danni subiti, gli interventi di restauro successivi permisero di recuperare gran parte delle decorazioni e degli arredi originari, restituendo al palazzo la sua antica bellezza.
Tra gli aneddoti legati al palazzo, uno dei più affascinanti riguarda il mecenatismo di Riccardo Gualino, il finanziere che lo acquistò nel 1919. Gualino, noto per il suo amore per l’arte e la cultura, utilizzò il palazzo non solo come sede delle sue attività imprenditoriali ma anche come luogo di incontro per artisti e intellettuali dell’epoca. Questo periodo di fervore culturale ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del palazzo.
Oggi, Palazzo Cisterna è aperto al pubblico per visite guidate, permettendo ai visitatori di esplorare le sue sale e di ammirare le opere d’arte e le decorazioni che testimoniano secoli di storia torinese. La Città Metropolitana di Torino organizza regolarmente eventi culturali, mostre e conferenze, mantenendo vivo lo spirito di mecenatismo e apertura culturale che ha sempre caratterizzato il palazzo.
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