Palazzo Contarini del Bovolo
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Il Palazzo Contarini del Bovolo, situato nel sestiere di San Marco a Venezia, è una delle meraviglie nascoste della città lagunare, noto soprattutto per la sua straordinaria scala a chiocciola esterna, la Scala Contarini del Bovolo. Questo capolavoro architettonico, aggiunto al palazzo nel 1499, rappresenta un’affascinante combinazione di stili gotico e rinascimentale, incarnando l’ingegno e la creatività dell’epoca.
La famiglia Contarini, una delle più illustri e influenti di Venezia, commissionò la costruzione del palazzo nel XV secolo. L’architetto Giovanni Candi è accreditato per aver progettato l’edificio originale, mentre la Scala del Bovolo è attribuita a Giorgio Spavento, che la progettò come una soluzione esteticamente piacevole per collegare i diversi piani del palazzo. Il termine “bovolo” deriva dal dialetto veneziano e significa “chiocciola”, un riferimento evidente alla forma a spirale della scala.
La scala è un esempio eccezionale di come l’architettura possa essere sia funzionale che decorativa. La struttura si eleva su cinque piani, avvolgendosi attorno a una torre cilindrica, con eleganti archi e colonne in pietra d’Istria che creano un gioco di luci e ombre. Ogni gradino è un singolo blocco di pietra, e le colonne gotiche che sostengono gli archi conferiscono un senso di leggerezza e armonia all’intera costruzione. Dall’alto della scala, si può godere di una vista mozzafiato sui tetti di Venezia, comprese le cupole della Basilica di San Marco e il Campanile.
Il Palazzo Contarini del Bovolo non è solo un gioiello architettonico, ma anche un luogo carico di storia. Durante il periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, il palazzo fu un simbolo del potere e del prestigio della famiglia Contarini. Esso fungeva da residenza cittadina e luogo di rappresentanza, dove venivano ospitati incontri e ricevimenti. La scala esterna, visibile da lontano, era una dimostrazione di ricchezza e raffinatezza, destinata a impressionare ospiti e passanti.
Un episodio interessante legato al palazzo riguarda il celebre regista Orson Welles, che lo scelse come location per il suo adattamento del 1952 dell'”Otello” di Shakespeare. Le riprese della Scala del Bovolo contribuirono a rendere il palazzo celebre anche oltre i confini italiani, attirando l’attenzione di appassionati di cinema e architettura.
Il palazzo ha attraversato vari periodi di decadenza e restauri. Nel XX secolo, la scala era in pessime condizioni, con la pietra annerita e la struttura a rischio di crollo. Fu il World Monuments Fund, un’organizzazione dedicata alla conservazione dei patrimoni artistici, a intervenire per restaurare la Scala del Bovolo negli anni ’60. Grazie a questo intervento, la scala fu consolidata, pulita e riportata al suo antico splendore, garantendo la sua conservazione per le future generazioni. Il contesto sociale e politico del periodo in cui fu costruito il palazzo è fondamentale per comprendere la sua importanza. La Venezia del XV secolo era una potenza commerciale e marittima, un crocevia di culture e scambi che si rifletteva anche nell’architettura della città. I palazzi nobiliari, come il Contarini del Bovolo, erano espressione del prestigio delle famiglie che li possedevano e della loro capacità di influenzare la vita politica e sociale della città. La scelta di costruire una scala esterna così elaborata non era solo una questione di funzionalità, ma anche un’affermazione di potere e di appartenenza a una classe dirigente che dominava la scena veneziana.
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