Palazzo del Senato

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Il Palazzo del Senato di Milano, situato in via Senato, rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura barocca della città. La sua costruzione ebbe inizio nel 1608, su iniziativa del cardinale Federico Borromeo, che volle erigere il Collegio Elvetico sulle rovine di un antico monastero. L’edificio fu progettato inizialmente da Fabio Mangone e successivamente completato da Francesco Maria Richini. Il Collegio Elvetico fu istituito per ospitare studenti provenienti dalle terre svizzere appartenenti alla diocesi di Milano, preparandoli alla funzione di parroci in territori influenzati dalla Riforma protestante, come la Valtellina e i Grigioni. La costruzione subì varie interruzioni, tra cui una significativa durante la pestilenza del 1630, che portò via lo stesso Mangone. Con l’avvento di Giuseppe II d’Asburgo nel 1786, il Collegio Elvetico fu soppresso e l’edificio divenne sede del Supremo Consiglio di Governo. Durante l’occupazione napoleonica, l’edificio ospitò la Camera Bassa della Repubblica Cisalpina e, successivamente, fu adibito a Palazzo del Senato del Regno d’Italia. Fu proprio in questo periodo che l’edificio acquisì il nome con cui è conosciuto oggi. Dopo la caduta di Napoleone e il ritorno degli austriaci, il palazzo divenne sede della Cancelleria dell’Armata imperiale austriaca e, nel 1817, della Contabilità dello Stato. Questa funzione continuò fino al 1859, quando, con l’Unità d’Italia, l’edificio fu destinato a ospitare l’Archivio di Stato di Milano. Il trasferimento degli archivi, iniziato nel 1873, si completò nel 1886 sotto la direzione di Cesare Cantù. Il Palazzo del Senato subì gravi danni durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero parte dell’edificio e alcuni fondi archivistici. Nel dopoguerra, il palazzo fu ricostruito, con interventi che durarono fino agli anni Cinquanta. Architettonicamente, il Palazzo del Senato si distingue per la sua facciata ellittica, decorata con finestre dai timpani triangolari e curvi. All’interno, si trovano due ampi cortili, caratterizzati da un doppio ordine di logge architravate, una soluzione rara nel panorama dei palazzi milanesi dell’epoca. Sul lato sinistro dell’edificio si trovava una chiesa, il cui impianto originario può essere ricostruito solo attraverso antichi rilievi, essendo stata modificata nei secoli successivi. Attualmente, il volume occupato dalla chiesa ospita la sala conferenze dell’Archivio di Stato di Milano. Dal punto di vista storico, Palazzo del Senato è stato un luogo cruciale per le vicende politiche e amministrative di Milano. Dalla sua funzione iniziale di collegio religioso a quella di sede del governo durante l’occupazione napoleonica, fino alla sua attuale destinazione come Archivio di Stato, l’edificio ha sempre svolto un ruolo centrale nella vita della città. La trasformazione del palazzo attraverso i secoli riflette le vicissitudini storiche e politiche di Milano, passando da una funzione religiosa a una laica e amministrativa. La sua architettura barocca, con le sue eleganti decorazioni e soluzioni innovative, rappresenta un esempio di come l’arte possa essere al servizio del potere e della rappresentanza istituzionale. Oggi, Palazzo del Senato è un luogo di grande importanza culturale e storica, dove sono conservati preziosi documenti che raccontano la storia di Milano e della Lombardia. La sua bellezza architettonica e la ricchezza delle sue decorazioni continuano a incantare i visitatori, offrendo uno sguardo affascinante sul passato della città.
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