Palazzo di Godoy
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Il Palacio de Godoy, situato nel cuore del quartiere de los Austrias a Madrid, è una testimonianza affascinante della storia spagnola del XVIII secolo. Costruito tra il 1776 e il 1782 su commissione di Carlo III, il palazzo fu progettato dall’architetto Francesco Sabatini, noto per aver contribuito a numerosi edifici monumentali della capitale. Originariamente destinato a ospitare il Segretario di Stato, il palazzo prende il nome dal suo più celebre residente, Manuel de Godoy, il favorito del re Carlo IV e primo ministro della Spagna.
La struttura del palazzo è un esempio classico dell’architettura neoclassica, caratterizzata da una facciata simmetrica e rigorosa. La sua costruzione prevedeva l’uso di pietra e mattoni, combinati in uno stile che Sabatini aveva già sperimentato in altri progetti madrileni, come la Real Casa de la Aduana. L’edificio comprendeva inizialmente una scala monumentale che espandeva visivamente lo spazio, un elemento distintivo del design di Sabatini e simbolo della grandeur dell’epoca.
Manuel de Godoy, una figura controversa della storia spagnola, visse nel palazzo durante il suo periodo di massimo potere. Godoy, nominato “Principe della Pace” per il suo ruolo nei trattati con la Francia, decorò l’interno del palazzo con marmi pregiati, affreschi e opere d’arte di grande valore, tra cui dipinti di Francisco Goya. Durante la sua residenza, il palazzo divenne un centro di potere e lusso, ospitando feste e ricevimenti di alto livello.
Dopo la caduta in disgrazia di Godoy e la successiva occupazione francese, il palazzo subì numerosi cambiamenti di destinazione d’uso. Fu occupato dal maresciallo Murat durante l’occupazione napoleonica e successivamente trasformato in sede della Real Biblioteca. Nel XIX secolo, l’edificio ospitò vari ministeri e istituzioni, tra cui il Ministero della Marina e il Museo Navale. Questo periodo di transizione culminò nel 1931, quando una parte del palazzo fu demolita per permettere l’allargamento della Calle Bailén.
Il Palacio de Godoy è stato dichiarato Monumento Storico-Artistico nel 1962 e nel 2000 è stato incluso nella lista dei Beni di Interesse Culturale. Oggi, l’edificio ospita il Centro de Estudios Políticos y Constitucionales, un’istituzione dedicata alla ricerca e all’analisi delle scienze politiche e costituzionali. Questa trasformazione ha permesso di preservare l’edificio e di adattarlo alle esigenze moderne, mantenendo al contempo il suo valore storico e culturale.
Un aspetto affascinante del palazzo è la scoperta, avvenuta nel 2019 durante i lavori di ristrutturazione, di resti archeologici appartenenti alla parte demolita all’inizio del XX secolo. Questi ritrovamenti hanno aggiunto un ulteriore livello di interesse alla già ricca storia dell’edificio, offrendo una finestra sul passato e sulle trasformazioni urbane di Madrid.
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