Palazzo Fenzi
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Il Palazzo Marucelli Fenzi, situato in via San Gallo a Firenze, è un magnifico esempio di architettura seicentesca che racchiude in sé una storia ricca di trasformazioni e arte. Costruito originariamente per la famiglia Castelli nel XVII secolo su progetto di Gherardo Silvani, uno dei più importanti architetti del periodo post-rinascimentale, il palazzo fu successivamente ampliato e abbellito dai Marucelli e, infine, acquistato dalla famiglia Fenzi nel 1829.
La facciata del palazzo presenta un’eleganza sobria, caratteristica dell’architettura fiorentina dell’epoca. Tuttavia, ciò che rende davvero speciale questo edificio sono le sue decorazioni interne, che rappresentano uno dei più straordinari esempi di arte rococò in Italia. Al piano terra, le sale monumentali sono adornate da un ciclo pittorico di Sebastiano Ricci, uno dei protagonisti del Rococò italiano ed europeo. Le sue opere, eseguite tra il 1706 e il 1707, sono arricchite dagli eleganti stucchi di Giovanni Baratta, che conferiscono agli ambienti un senso di teatralità e sfarzo.
La storia del palazzo è strettamente legata a quella delle famiglie che lo hanno posseduto. I Marucelli, noti per il loro mecenatismo, furono i responsabili della trasformazione del palazzo in un gioiello del tardo barocco. Successivamente, l’edificio passò alla famiglia Fenzi, banchieri influenti che lo utilizzarono come sede della loro banca e residenza privata. Emanuele Fenzi, il capofamiglia, è noto anche per aver finanziato la costruzione della linea ferroviaria Leopolda, una delle prime in Italia, che collegava Firenze con il porto di Livorno. Questo legame con la ferrovia è simbolicamente rappresentato da un bassorilievo di una locomotiva sullo stemma del palazzo.
Il Palazzo Marucelli Fenzi oggi ospita il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze. Questa destinazione accademica non solo preserva l’edificio, ma continua anche la tradizione di promozione culturale e intellettuale avviata dai suoi precedenti proprietari. Il palazzo è aperto al pubblico solo in rare occasioni, solitamente in concomitanza con mostre ed eventi speciali organizzati dal dipartimento universitario.
Uno degli eventi recenti più significativi è stata la mostra “Arti in Dialogo”, che ha messo in relazione le opere di Baratta e Ricci con le sculture in porcellana e terracotta della Manifattura Ginori. Questo evento ha rappresentato un’importante opportunità per ammirare le opere in un contesto dialogico, sottolineando la continuità tra il patrimonio artistico e la produzione contemporanea. La mostra ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni culturali, come il Museo Ginori e l’Università di Firenze, per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio artistico.
Le stanze del palazzo, con i loro affreschi e stucchi, offrono una straordinaria testimonianza del gusto estetico e della maestria tecnica del tardo barocco fiorentino. La sala principale, decorata con affreschi mitologici di Ricci, è un esempio lampante di come l’arte possa trasformare gli spazi architettonici in luoghi di meraviglia e riflessione.
Il Palazzo Marucelli Fenzi è dunque un luogo che combina storia, arte e cultura in modo unico. La sua evoluzione da residenza privata a centro accademico riflette le trasformazioni sociali e culturali di Firenze nel corso dei secoli. Per chi ha la fortuna di visitarlo durante uno degli eventi aperti al pubblico, rappresenta un’opportunità imperdibile per immergersi nella ricchezza del patrimonio artistico fiorentino e comprendere meglio le dinamiche storiche che hanno plasmato questa straordinaria città.
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