Palazzo Giardino Giusti (Verona)
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Palazzo Giardino Giusti, situato nel quartiere di Veronetta a Verona, è un autentico capolavoro del Rinascimento italiano, noto non solo per la sua architettura, ma anche per i magnifici giardini all’italiana che lo circondano. La famiglia Giusti, originaria della Toscana, si trasferì a Verona nel XIII secolo e nel 1406 acquistò l’area dove sorge oggi il palazzo e il giardino.
Il palazzo, edificato nella seconda metà del XVI secolo, rappresenta un esempio di architettura manierista, caratterizzato da una facciata elegante con decorazioni sobrie. All’interno, il piano nobile è suddiviso in due grandi appartamenti, con un salone centrale usato per ricevimenti. La Sala dell’Aurora, affrescata da Francesco Lorenzi nel 1766, è uno dei gioielli del palazzo, con il suo soffitto che raffigura il “Trionfo di Aurora”, restaurato dopo i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.Il giardino è il vero cuore del complesso, un esempio perfetto di giardino all’italiana, disegnato per esaltare la bellezza della natura attraverso un’attenta organizzazione geometrica degli spazi. Agostino Giusti, uomo colto e appassionato di botanica, creò questo giardino nel tardo Cinquecento. Il giardino si sviluppa su vari livelli terrazzati, con sentieri che conducono a grotte artificiali, fontane e statue classiche. Il percorso culmina in un belvedere con un mascherone attribuito a Bartolomeo Ridolfi, progettato per emettere lingue di fuoco e fumo, impressionando così i visitatori dell’epoca.Una delle caratteristiche più suggestive del giardino è il labirinto di siepi, ridisegnato da Luigi Trezza nel 1786 e ancora oggi percorribile. Questo labirinto, insieme alle numerose statue mitologiche e ai parterres alla francese, crea un ambiente incantato, perfetto per passeggiate romantiche e momenti di contemplazione. Il giardino ospita anche il famoso Cipresso di Goethe, ammirato dal poeta tedesco durante il suo viaggio in Italia nel 1786, anche se purtroppo è stato abbattuto da un uragano nel 2020.Nel corso dei secoli, Palazzo Giusti è stato un importante centro culturale e sociale. La corte d’onore, cinta da mura merlate a coda di rondine, ospitava rappresentazioni teatrali e concerti dell’Accademia Filarmonica. Nel 1581, vi fu allestita la prima della favola pastorale “Aminta” di Torquato Tasso, un evento che sottolinea l’importanza del palazzo come luogo di ritrovo per l’elite culturale veronese.La famiglia Giusti ha sempre avuto un profondo interesse per l’arte e l’antichità, raccogliendo epigrafi romane e frammenti archeologici che sono ancora visibili nel giardino. Questo amore per la cultura ha trasformato il palazzo e il giardino in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove storia e natura si fondono armoniosamente.Durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti, ma fu successivamente restaurato. Dal 1954, grazie all’impegno di Alberto e Mary Farina, che lo presero in affitto vitalizio dai Giusti, il palazzo fu riportato al suo antico splendore. Ancora oggi, il complesso è di proprietà della famiglia Giusti, che continua a curare e valorizzare questo straordinario patrimonio.
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