Palazzo INA - Bergamo

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Palazzo INA, un esempio emblematico dell’architettura razionalista italiana, situato nel cuore della città. Questo palazzo, edificato tra il 1939 e il 1941, fu progettato dall’architetto Giovanni Battista Costa e rappresenta un’importante testimonianza del periodo fascista, noto per le sue scelte stilistiche audaci. Il Palazzo INA non è solo un significante monumento storico e culturale, ma è anche un elemento che ha contribuito a definire l’identità architettonica di Bergamo, riflettendo le tendenze architettoniche dell’epoca. Scopriamo insieme la sua storia affascinante e i dettagli che lo rendono unico.Origini e storiaIl Palazzo INA, che sorge in una delle zone più centrali di Bergamo, fu realizzato per ospitare gli uffici dell’INA, l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni. La costruzione venne avviata nel 1939, in un periodo in cui l’architettura fascista si affermava in molte città italiane. L’architetto Giovanni Battista Costa, noto per i suoi lavori in stile razionalista, affermò il palazzo come un simbolo di modernità e sicurezza.Essendo una realizzazione su commissione dello Stato, il Palazzo INA riflette i principi del movimento razionalista, caratterizzato da forme geometriche, l’uso di nuove tecnologie costruttive e una chiara volontà di funzionalità. Questo stile si discostava dai canoni dell’architettura storicista, tanto in voga prima di quel periodo. La struttura si distingue per la sua facciata semplice e rigorosa, decorata con motivo a strisce verticali e grandi vetrate, che permettono una grandissima illuminazione naturale degli interni.Durante gli anni ’50 e ’60, il palazzo subì vari interventi di restauro e adattamento, seguendo le esigenze di un’epoca in continua evoluzione. Nonostante i cambiamenti, il Palazzo INA ha saputo mantenere la sua integrità architettonica, diventando un punto di riferimento per l’architettura moderna a Bergamo. Negli anni, questo edificio ha anche accolto diverse attività commerciali e uffici, continuando a svolgere un ruolo centrale nella vita cittadina.Oggi, il Palazzo INA è riconosciuto come Bene di Interesse Storico e Architettonico, un riconoscimento che ne attesta il valore culturale e storico. Esso non è solo un palazzo di funzioni amministrative, ma anche un interessante soggetto di studio per architetti e appassionati di storia dell’arte. L’importanza del Palazzo INA nel contesto di Bergamo è quindi duplice: da un lato come esempio di una specifica corrente architettonica, dall’altro come parte integrante della storia sociale e culturale della città.Cosa osservareAppena ci avviciniamo al Palazzo INA, notiamo la sua imponente facciata, caratterizzata da linee pulite e geometriche. La palazzina si estende su varios piani, presentando un’altezza che comunica forza e stabilità. Sulla facciata, le ampie vetrate sono un elemento distintivo, riflettendo la modernità dell’epoca in cui fu costruito. Il vetro non solo offre luminosità agli interni, ma crea anche un dialogo interessante con l’ambiente circostante.Entrando nel palazzo, sulla sinistra, notiamo l’ingresso principale, sormontato da una cornice in pietra che conferisce un tocco di eleganza all’architettura sobria del complesso. All’interno, la hall è dominata da spazi aperti e luminosi. Le pareti, in parte rivestite di materiali moderni, rimandano a un’estetica minimale, simbolo della funzionalità ricercata in quell’epoca.Procedendo all’interno dell’edificio, notiamo gli elementi decorativi che richiamano i valori fascisti dell’epoca. Qui possiamo osservare come l’architetto Costa abbia integrato simboli e forme geometriche non solo per abbellire, ma anche per veicolare un messaggio di ordine e disciplina. Inoltre, sul soffitto della hall troviamo degli affreschi che rappresentano la modernizzazione e il progresso, temi fondamentali sotto il regime fascista.Al secondo piano, una delle cose più affascinanti da osservare è la pavimentazione originale, rimasta intatta nel corso degli anni. Le piastrelle in marmo, disposte secondo un motivo geometrico, sono un chiaro esempio dell’attenzione al dettaglio del progetto originario. Qui la funzionalità incontra l’estetica in un perfetto equilibrio, facendo del Palazzo INA un esempio di come l’architettura possa raccontare la storia di una società.Se guardate verso la vostra destra, scoprirete una delle sale riunioni, un ambiente che mantiene le caratteristiche dello stile razionalista con arredi essenziali e una grande finestra che offre una vista su Piazza della Libertà. Questo spazio non solo è funzionale per le riunioni, ma rappresenta anche un luogo dove si prendevano decisioni importanti nel cuore della città.Infine, non dimenticate di osservare i dettagli architettonici esterni, come le cornici delle finestre e il gradino d’ingresso, caratterizzati da linee squadrate e materiali semplici ma di grande impatto visivo. Questi elementi rimandano alla ricerca di una nuova identità architettonica italiana, in contrapposizione agli stili precedenti, più ornati e complessi.Contesto e connessioniIl Palazzo INA non si trova isolato, ma in un contesto urbano ricco di storia e cultura. Nei dintorni, troviamo piazze e edifici che parlano del passato di Bergamo e della sua evoluzione nel tempo. A pochi passi, si erge la Cinque Vie, un rinomato quartiere che conserva tracce delle sue origini medievali, con strade strette e acciottolate che invitano alla scoperta.Un altro luogo di interesse nelle vicinanze è il Teatro Donizetti. Questa prestigiosa istituzione culturale ospita concerti e spettacoli, rafforzando il legame tra arte e storiografia. Anch’esso rappresenta un importante punto di riferimento nella vita sociale di Bergamo e costituisce un palcoscenico per la storia musicale del XX secolo.Infine, vi suggeriamo di visitare la vicina Accademia Carrara, una delle più importanti gallerie d’arte in Italia, dove si possono ammirare opere straordinarie di artisti come Botticelli e Raffaello. Questa galleria non solo arricchisce l’offerta culturale di Bergamo, ma rappresenta anche un ulteriore punto di connessione tra il passato e il presente della città.CuriositàUn aspetto interessante del Palazzo INA è il suo utilizzo nel cinema. Durante gli anni, ha fatto da scenografia a varie produzioni, attirando l’attenzione non solo per la sua architettura, ma anche per la sua storia intrisa di fascino e mistero.L’architetto Giovanni Battista Costa, il creatore del Palazzo, è stato anche autore di altri importanti edifici razionalisti in Italia, contribuendo a diffondere e a consolidare questo stile in contesti sempre diversi.L’uso di grandi vetrate nel Palazzo INA è stato pionieristico per l’epoca. Allora, queste scelte architettoniche rappresentavano un’innovazione, in quanto favorivano il risparmio energetico e garantivano ambienti di lavoro più salubri e luminosi.Speriamo di avervi ispirato a scoprire non solo il Palazzo INA, ma anche tutti i tesori che circondano questo straordinario luogo nella bellissima Bergamo.
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