Palazzo Serra di Cassano (Napoli)

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Palazzo Serra di Cassano, situato nella storica Via Monte di Dio, rappresenta uno degli esempi più affascinanti dell’architettura nobiliare napoletana del XVIII secolo. La sua costruzione fu voluta dal duca di Cassano, Nicola Gaetani dell’Aquila d’Aragona, e il progetto fu affidato all’architetto Ferdinando Sanfelice, uno dei protagonisti più brillanti del barocco napoletano. Il palazzo è noto non solo per la sua bellezza architettonica, ma anche per la sua rilevanza storica, legata agli eventi della Repubblica Napoletana del 1799. Infatti, il palazzo fu il centro delle attività rivoluzionarie dei patrioti napoletani, che sognavano di trasformare Napoli in una repubblica sul modello di quelle francese e americana. Tra i protagonisti di quel periodo c’era anche il giovane Gennaro Serra di Cassano, figlio del duca, che pagò con la vita il suo impegno politico. La facciata del Palazzo Serra di Cassano è un capolavoro di eleganza e proporzioni armoniche, con un imponente portale d’ingresso sormontato da un balcone e fiancheggiato da colonne doriche. Sopra il portale, lo stemma della famiglia Gaetani dell’Aquila d’Aragona si erge a testimonianza della loro antica nobiltà. Il cortile interno è caratterizzato da un’imponente scala a doppia rampa, un altro segno distintivo dello stile di Ferdinando Sanfelice. Le scale sembrano fluttuare nello spazio, creando un effetto scenografico che affascina e stupisce i visitatori. All’interno, il palazzo è un trionfo di affreschi, stucchi e decorazioni barocche. Le sale principali sono riccamente arredate con mobili d’epoca, quadri e arazzi che raccontano la storia della famiglia Serra di Cassano e della Napoli settecentesca. Tra le opere d’arte spiccano i dipinti di importanti artisti napoletani e le sculture che adornano i saloni e i corridoi. La biblioteca del palazzo, con i suoi scaffali in legno intarsiato e i volumi antichi, è un altro gioiello di questo straordinario edificio. Un episodio significativo della storia del palazzo è legato alla decisione del duca di murare il portone principale che dava su Via Monte di Dio, in segno di protesta contro l’esecuzione del figlio Gennaro e la restaurazione borbonica. Questo gesto simbolico rappresentò la chiusura del palazzo alla vita pubblica per molti anni, un segno di lutto e dissenso che ha marcato profondamente la storia della famiglia e del palazzo stesso. Il Palazzo Serra di Cassano non è solo un monumento storico, ma anche un luogo vivo e attivo. Oggi, infatti, ospita l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, fondato nel 1975 da Gerardo Marotta. Questo istituto è diventato un centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la divulgazione della filosofia, della storia e delle scienze umane. Le sue sale ospitano conferenze, seminari e incontri con studiosi provenienti da tutto il mondo, contribuendo a mantenere viva la tradizione intellettuale di Napoli. L’Istituto per gli Studi Filosofici custodisce anche una ricca biblioteca, con oltre 300.000 volumi, tra cui manoscritti, incunaboli e prime edizioni di opere rare. Questa collezione è una risorsa inestimabile per studiosi e ricercatori, che trovano nel palazzo un luogo di studio e riflessione. La presenza dell’istituto ha dato nuova vita al palazzo, rendendolo un punto di riferimento culturale per la città di Napoli.
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