Palazzo Strozzi

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Palazzo Strozzi, situato nel cuore di Firenze, rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura rinascimentale fiorentina. Costruito tra il 1489 e il 1538 per volere di Filippo Strozzi, un ricco mercante desideroso di competere con la famiglia Medici, il palazzo è un simbolo della potenza e del prestigio della famiglia Strozzi. Filippo Strozzi, esiliato con la sua famiglia nel 1434 per l’opposizione ai Medici, riuscì a tornare a Firenze nel 1466, accumulando una considerevole fortuna come banchiere a Napoli. Determinato a riaffermare il potere della sua famiglia, Filippo acquistò e demolì numerosi edifici per fare spazio alla costruzione del più grande palazzo mai visto a Firenze. La progettazione del palazzo fu inizialmente affidata a Benedetto da Maiano, con Giuliano da Sangallo che realizzò un modello in legno tra il 1489 e il 1490. La costruzione fu un’impresa monumentale, e persino gli astronomi furono consultati per scegliere il giorno più propizio per posare la prima pietra, avvenuta il 6 agosto 1489. Tuttavia, Filippo Strozzi morì nel 1491, lasciando l’opera incompiuta. I lavori furono continuati dai suoi eredi, sotto la direzione di Simone del Pollaiolo, detto il Cronaca, che completò il piano superiore e il magnifico cornicione nel 1502, seguito dal cortile porticato su quattro lati nel 1503. Il palazzo presenta una facciata cubica sviluppata su tre piani attorno a un cortile centrale, ispirata al Palazzo Medici di Michelozzo, ma di dimensioni superiori. La facciata è caratterizzata da bugnato digradante verso l’alto, finestre rettangolari al pian terreno e bifore ai piani superiori, oltre a tre portali ad arco su ciascuno dei tre lati principali. Gli esterni del palazzo sono decorati con portafiaccole, torciere e portabandiere in ferro battuto, realizzati da Niccolò Grosso, detto il Caparra, su disegno di Benedetto da Maiano. Tra le finestre si trovano bracciali in ferro per fiaccole e stendardi, mentre in basso ci sono ferri da cavallo con emblemi Strozzi, alcuni dei quali sono copie degli originali. All’interno, il cortile centrale, progettato dal Cronaca, è un esempio di proporzioni armoniose e simmetria, con colonne corinzie che sorreggono le arcate a tutto sesto. Le stanze del palazzo, distribuite su tre piani, erano originariamente decorate con affreschi e arredi di lusso. Nel 1638, Gherardo Silvani realizzò una cappella al primo piano, mentre nel 1662 ampliò lo scalone su via Tornabuoni. Nel corso dei secoli, Palazzo Strozzi ha subito numerosi interventi di restauro e modifiche. Tra il 1863 e il 1865, l’architetto Giuseppe Poggi “restaurò” il palazzo, aggiungendo la caratteristica “panca di via” lungo i tre prospetti principali. Altri restauri significativi furono eseguiti tra il 1938 e il 1940 sotto la direzione di Ugo Giovannozzi, che completò il lato incompiuto sul vicolo degli Strozzi e replicò simmetricamente la porzione esistente del cornicione su via de’ Tornabuoni. Nel 1998, il palazzo fu acquisito dallo Stato Italiano e ceduto in uso al Comune di Firenze nel 1999. Oggi, Palazzo Strozzi ospita importanti istituzioni culturali, tra cui la Fondazione Palazzo Strozzi, il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS), l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, l’Istituto Italiano di Scienze Umane e il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux.
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