Pantheon (Parigi)

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l Panthéon di Parigi, situato nel cuore del Quartiere Latino, è uno degli edifici più imponenti e significativi della capitale francese. La sua storia inizia nel 1758, quando re Luigi XV decise di erigere un monumento in onore di Sainte Geneviève, patrona di Parigi, come ringraziamento per la sua guarigione da una grave malattia. L’incarico fu affidato all’architetto Jacques-Germain Soufflot, che progettò un edificio grandioso, ispirato all’architettura classica e ai modelli del Rinascimento italiano. La costruzione del Panthéon fu completata nel 1790, ma ben presto il destino dell’edificio cambiò radicalmente a causa degli eventi rivoluzionari. Con la Rivoluzione Francese, il Panthéon fu trasformato in un mausoleo laico destinato a ospitare le spoglie dei grandi uomini della nazione. Questa decisione fu simbolica, poiché segnava il passaggio da una società teocratica a una repubblicana, celebrando i nuovi ideali di libertà, uguaglianza e fraternità. Il Panthéon è un capolavoro dell’architettura neoclassica. La sua facciata, con un maestoso portico di colonne corinzie sormontato da un frontone triangolare, ricorda i templi greci antichi. L’interno è altrettanto impressionante: una vasta navata centrale circondata da cappelle laterali, con un’enorme cupola centrale che domina l’intera struttura. La cupola, alta 83 metri, è decorata con affreschi che raffigurano la glorificazione di Sainte Geneviève e delle virtù repubblicane. Tra le figure illustri sepolte nel Panthéon vi sono Voltaire, Rousseau, Victor Hugo, Émile Zola, Jean Moulin, Marie Curie e Alexandre Dumas. Ogni tomba racconta una storia di grandezza e contribuisce a fare del Panthéon non solo un monumento storico, ma anche un luogo di memoria collettiva. L’iscrizione sulla facciata, “Aux grands hommes, la patrie reconnaissante” (“Ai grandi uomini, la patria riconoscente”), riassume perfettamente lo spirito del luogo. Uno degli eventi più significativi legati al Panthéon fu l’installazione del pendolo di Foucault nel 1851. Léon Foucault, fisico francese, utilizzò un lungo pendolo fissato alla cupola per dimostrare la rotazione terrestre. L’esperimento ebbe un enorme impatto sulla comunità scientifica e sul pubblico, mostrando in modo visibile e tangibile i movimenti del nostro pianeta. Ancora oggi, una copia del pendolo è esposta all’interno del Panthéon, attirando numerosi visitatori e appassionati di scienza. Durante il XIX e il XX secolo, il Panthéon ha vissuto diverse trasformazioni. Sotto il regime di Napoleone Bonaparte, fu temporaneamente restituito al culto cattolico, ma con la Restaurazione e la Terza Repubblica tornò ad essere un mausoleo laico. Ogni cambiamento politico in Francia ha lasciato il suo segno sull’edificio, rendendolo un simbolo mutevole della nazione. Il Panthéon non è solo un luogo di sepoltura e di celebrazione dei grandi uomini della nazione, ma anche un sito di memoria storica e culturale. Le numerose cerimonie e commemorazioni che vi si tengono ogni anno testimoniano l’importanza di questo edificio nella vita pubblica francese. Inoltre, il Panthéon ospita mostre temporanee e attività culturali che attirano visitatori da tutto il mondo. L’edificio stesso è un’opera d’arte, con decorazioni interne che spaziano dalle sculture ai mosaici, dagli affreschi ai bassorilievi. Tra le opere più significative vi sono il gruppo scultoreo “La Convention nationale” di François-Léon Sicard e il dipinto “Le Génie de la Liberté” di Antoine-Jean Gros. Queste opere, insieme agli altri elementi decorativi, contribuiscono a creare un’atmosfera solenne e maestosa. Un aneddoto curioso riguarda la costruzione del Panthéon: durante i lavori, Soufflot si trovò ad affrontare numerosi problemi strutturali, dovuti principalmente alla scelta di materiali troppo pesanti per le fondamenta. Questo portò a ritardi significativi e a un aumento dei costi. Tuttavia, Soufflot riuscì a risolvere i problemi con soluzioni ingegnose, dimostrando il suo talento e la sua dedizione al progetto.
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